TERRAMIA - ๐‘๐ˆ๐‚๐Ž๐’๐“๐‘๐”๐ˆ๐‘๐„ ๐‹๐„ ๐‚๐€๐’๐„ ๐„ ๐‹'๐„๐‚๐Ž๐๐Ž๐Œ๐ˆ๐€ , ๐‚๐Ž๐๐“๐‘๐€๐’๐“๐€๐‘๐„ ๐‹'๐€๐๐๐€๐๐ƒ๐Ž๐๐Ž ๐ƒ๐„๐‹๐‹๐„ ๐€๐‘๐„๐„ ๐ˆ๐๐“๐„๐‘๐๐„

  • Autore: 7e37d554_user
  • 18 lug, 2023

L’incontro ha l’obiettivo di coniugare la ricostruzione post sisma, della quale ci siamo molto occupati dal 2016 ad oggi, con quello meno eclatante ma non meno grave dello spopolamento dei Comuni non riguardati dal tema della ricostruzione, nella convinzione che oggi vivere o fare impresa non è meno difficile a Pescorocchiano di quanto non lo sia a Borbona, cioè in uno dei Comuni del cratere, come ci dirà Di Gaspare, Sindaca del Comune. E nella convinzione che le condizioni di vita nelle megalopoli sono sempre più insostenibili e che tante persone vorrebbero trovare altrove condizioni di vita migliori.

Perciò con i nostri importanti ospiti di oggi faremo il punto sulla ricostruzione, conditio sine qua non di ogni discorso sul futuro, ma proporremo anche un’ottica di analisi del problema, più ampia, suggerita innanzitutto dai dati demografici.

Abbiamo messo a confronto i dati della popolazione dei 73 Comuni della provincia di Rieti utilizzando i dati al 31/12/2001, al 31/12/2015, l’anno antecedente al sisma e l’ultimo dato disponibile quello al 31/12/2021.

Nel primo confronto, 2001-2015, perdono abitanti 34 Comuni su 73, nel secondo confronto, 2015-2021, 67 Comuni su 73.

Non dissimile l’andamento demografico dei 15 Comuni del cratere: saldo negativo per 10 Comuni su 15 nel primo confronto e 15 su 15 nel secondo.

Esenti dal problema spopolamento sembrano essere solo Belmonte, Fara Sabina, Montasola, Poggio Moiano, Scandriglia, Selci e Toffia.

Lo spopolamento di questo territorio non è un fenomeno nuovo, né recente, né riguardante solo i nostri Comuni.

Le ondate migratorie degli anni ‘50 e’60, quella della metà degli anni ‘70 hanno riguardato tutto il Paese, in particolare la dorsale appenninica, ma non solo.

La sola ondata migratoria precipua del nostro territorio è quella seguita alla istituzione nel 1965 del Consorzio industriale Rieti – Cittaducale.

Queste tre ondate migratorie hanno determinato:

Denatalità, invecchiamento della popolazione e una rottura del legame tradizionale con il territorio che non garantiva più l’equilibrio tra “risorse locali e popolamento”.

Le imprese in questi anni hanno mostrato una maggiore resilienza, addirittura con un aumento (+ 5,8 % nel periodo 2001-2015, + 5,4 % nel periodo 2015-2021, + 11,5 nel periodo 2001-2021, 1618 imprese in più) seppur entro un quadro di profondo cambiamento della consistenza dei settori (-9,5% in agricoltura, -22,5% nelle manifatture, -6,6% nel commercio).

Molto significativa in questi anni la perdita nel settore dell’artigianato che nel periodo 2001-2021 perde il 3% delle imprese, ma che in realtà rispetto al suo massimo storico (2008) perde 578 imprese, cioè il 14%.

Nei numeri si legge quella rottura tra “risorse locali e popolamento” perché a chiudere sono state, in tanti Comuni, le imprese che vivevano di un mercato di prossimità che si è ridotto sempre più nel corso degli anni proprio per lo spopolamento.

Se tanta è la fatica delle imprese esistenti a permanere in aree sempre più in difficoltà, è praticamente insostenibile l’onere di chi un’azienda voglia attivarla.

Anche i dati sul PIL pro-capite, ci restituiscono, con un diverso indicatore, la situazione fin qui descritta: 15 700 euro nel 2001, 18 700 euro nel 2015, 20 100 euro nel 2020, 18.278 nel 2022 (Italia 27 900, Lazio 32 400), molte migliaia di euro in meno della media nazionale e di quella del Lazio.

Quelli fin qui raccontati sono dati e non c’è evidentemente nessun compiacimento nel citarli, ma non vogliamo dire che tutto vada male: ci sono circa 280 progetti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, c’è un fenomeno turistico che ci restituisce numeri incoraggianti ma forse è necessario uno sforzo nell’adozione di strumenti che possano farci affrontare il problema complessivamente.

Una ricerca del Censis ha stimato che durante la pandemia sono tornate in provincia di Rieti circa 10000 persone, un numero importante, che se fossimo riusciti a trattenerlo avrebbe sicuramente contribuito a produrre saldi anagrafici diversi da quelli citati.

Come già tante volte abbiamo detto, per far sì che delle persone tornino d abitare i nostri territori e che altre non li abbandonino è necessario prevenire la domanda di servizi, invertendo la logica domanda-offerta.

È necessario che i Comuni, non singolarmente, siano in grado di assicurare i servizi essenziali: connessione alla rete, scuola, salute.

Queste considerazioni valgono per tutti i Comuni anche per quelli dell’area del sisma, nei quali ovviamente resta prioritaria la ricostruzione.

Di questa non parlerò lasciando agli ospiti, in particolare il Commissario Castelli e l’Assessora Rinaldi, l’onere di fare il punto, anche in considerazione del fatto che un mese fa abbiamo avuto nella nostra sede un incontro molto proficuo con il commissario, nel corso del quale gli abbiamo sottoposto una serie di problemi, raccolti nella interlocuzione con le impresa e che potranno essere proposte o riproposte dagli imprenditori e dalle imprenditrici presenti

Problemi che riguardano il lavoro delle aziende ma la cui soluzione può produrre una accelerazione dell’opera di ricostruzione.

Vorremmo però cogliere l’occasione per suggerire, in particolare ai legislatori rappresentati da Castelli stesso, che è senatore prima che commissario, e dal deputato Trancassini, di adottare un approccio che per quanto attiene all’ambito economico adotti misure strutturali che riguardano nel complesso le aree interne e non solo quelle del cratere oppure, più  in generale, intere province nelle quali le percentuali di Comuni ricompresi nelle aree interne siano al di sopra di una certa percentuale.

Le “aree interne” sono aree geografiche così definite dall’articolo 174 del Trattato di funzionamento dell’Unione Europea che partendo dall’individuazione dei Poli, cioè dai centri di offerta di servizi essenziali (scuola, salute e mobilità), classifica i restanti comuni in quattro fasce: aree di cintura, aree intermedie, aree periferiche e aree ultra periferiche, sulla base della distanza, misurata in tempo di percorrenza per raggiungere il Comune Polo.

Le aree interne sono quelle classificate come: intermedie (27,7 minuti), periferiche (40,9 minuti) e ultra-periferiche (66,9 minuti).

Per ridurre lo svantaggio di queste aree in Italia è stata istituita una Agenzia Nazionale che ha elaborato una strategia di intervento per progetti che ha coinvolto anche parte del nostro territorio. È ciò di cui ci parlerà Gaetano Micaloni, Sindaco di Petrella Salto, capofila Strategia Area Interna Lazio 2 Monti Reatini.

Ricordiamo che la classificazione delle aree interne annovera tutti i Comuni della Provincia, tranne Rieti, Cittaducale, Fara Sabina, Poggio Mirteto, Borgorose, Contigliano, Castel Sant’Angelo, Rivodutri, Magliano, Scandriglia e Cantalice.

Così come i progetti che riguardano solo alcuni Comuni realizzano disparità, lo stesso vale per i “bandi” in relazione alle imprese.

Un approccio più strutturale semplificherebbe molto la vita delle imprese, darebbe loro delle certezze, e, soprattutto, non produrrebbe ineguaglianze che sul mercato si traducono in un damping realizzato con le risorse dello Stato. L’ultima provvedimento iniquo è la proroga della ZFU che riguarda le imprese che ne erano già beneficiarie e non le nuove imprese.

In cosa si sostanzia questa proposta?

Innanzitutto basta “bandi” che si aprono e si chiudono, addirittura in pochi secondi, che quasi mai coincidono con i bisogni puntuali delle aziende, e invece misure stabili che sostengano le imprese in alcune fasi, in particolare la nascita e l’ampliamento dimensionale, l’innovazione, il rinnovo di macchinari obsoleti.

Per la nascita e l’accompagnamento si potrebbero utilizzate misure come “Resto al Sud” (60000 euro per una azienda individuale, 50000 a socio/a fino ad un massimo di 200000 euro per le società, di cui 50% a fondo perduto e 50% restituibili in 8 anni con due di preammortamento), una misura che, al netto del calvario per la rendicontazione, ha dato ottimi frutti, così come gli incentivi previsti per la Zona Franca Urbana da utilizzare per un periodo limitato.

Ricordo che i benefici della ZFU sono concessi sotto forma di credito d'imposta e consentono:

a) esenzione dalle imposte sui redditi del reddito derivante dallo svolgimento dell’attività svolta dall’impresa nella zona franca;

b) esenzione dall’imposta regionale sulle attività produttive del valore della produzione netta derivante dallo svolgimento dell’attività svolta dall’impresa nella zona franca;

c) esenzione dalle imposte municipali proprie per gli immobili siti nella zona franca per l’esercizio dell’attività economica;

d) esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali,

Per la crescita si potrebbe prendere a modello la migliore delle tante modalità utilizzate negli innumerevoli bandi, ognuno dei quali ne ha una propria.

Si tratta di adottare la stessa logica che ha portato dalle otto ZES, le Zone Economiche Speciali, istituite nel 2017, all’estensione dei benefici a tutte le regioni del meridione Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna, annunciata la scorsa settimana, grazie alla trattativa portata avanti dal ministro Fitto con i Commissario alla Concorrenza Vestager.

La richiesta dell’estensione è stata motivata dalla constatazione che negli ultimi sei anni le ZES si sono rivelate scarsamente attrattive per gli investitori internazionali e, come non bastasse, il regime speciale nelle otto ZES ha scatenato una concorrenza spietata tra i comuni del Sud.

Per tutto quello che abbiamo fin qui detto, la situazione delle aree nostre aree interne è anche peggiore di molti comuni del Sud.

Una risorsa importante si sta affacciando per agevolare il processo che abbiamo prefigurato ed è l’Università, ma di questo parlerà il Preside della Facoltà di Ingegneria, il professor Carlo Casciola, che tra poco interverrà con un collegamento, non potendo essere presente.

L’auspicio è che questo nostro incontro sia un contributo costruttivo ad una discussione che coinvolge Istituzioni, associazioni, imprese.

 

 

Vincenza Bufacchi

Autore: Cliente 24 ottobre 2025
Dal 15 Ottobre è possibile inviare le domande per richiedere gli incentivi.
Gli articoli 17 e 18 del decreto Coesione disciplinano rispettivamente l'incentivo all'autoimpiego nel Centro-Nord Italia e "Resto al Sud 2.0", offrendo sostegni economici (voucher e contributi a fondo perduto) per l'avvio di attività imprenditoriali, libero-professionali e di lavoro autonomo.
Il Lazio è nel raggruppamento delle regioni del Centro-Nord
๐๐ž๐ง๐ž๐Ÿ๐ข๐œ๐ข๐š๐ซ๐ข
Giovani di età compresa tra 18 e 35 anni che abbiamo uno dei seguenti requisiti:
a) essere in una condizione di marginalita', di vulnerabilita'
sociale o di discriminazione, cosi' come definita dal PN GDL;
b) essere inoccupati, inattivi o disoccupati;
c) essere disoccupati GOL.
Forme dell'incentivo nelle Regioni del Centro-Nord
๐•๐จ๐ฎ๐œ๐ก๐ž๐ซ
Il voucher è un contributo a fondo perduto:
a) pari al 100% dell'investimento da realizzare;
b) entro il limite di euro 30.000,00 (trentamila/00) per singola
iniziativa economica.
Il limite è elevato a 40.000
euro nel caso di acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e
digitali o di beni diretti ad assicurare la sostenibilità ambientale
o il risparmio energetico.
๐‚๐จ๐ง๐ญ๐ซ๐ข๐›๐ฎ๐ญ๐จ
Contributo a fondo perduto per la realizzazione di programmi di
investimento organici e funzionali.
1 Per i programmi di investimento di importo complessivo fino a
euro 120.000,00 (centoventimila/00) il contributo puo' essere
concesso fino al 65% del programma di investimento ammesso.
2 Per i programmi di investimento di importo superiore a euro
120.000,00 (centoventimila/00) e non superiore a euro 200.000,00
(duecentomila/00), il contributo puo' essere concesso fino al 60% del
programma di investimento ammesso
๐’๐ฉ๐ž๐ฌ๐ž ๐š๐ฆ๐ฆ๐ข๐ฌ๐ฌ๐ข๐›๐ข๐ฅ๐ข al contributo in forma di voucher
a) macchinari, impianti, attrezzature ed arredi nuovi di fabbrica;
b) programmi informatici e servizi per le tecnologie
dell'informazione e delle telecomunicazioni, ivi comprese le licenze
d'uso software, la progettazione e sviluppo di software applicativi,
di piattaforme digitali e di app;
c) immobilizzazioni immateriali, con particolare riferimento
all'acquisizione di competenze finalizzato allo sviluppo di prodotti, servizi, processi ad alto contenuto tecnologico, alla progettazione e
sviluppo di portali web a scopo promozionale e del visual o digital
brand, alla ideazione e realizzazione di marchi e denominazioni;
d) consulenze tecnico-specialistiche finalizzate
๐’๐ฉ๐ž๐ฌ๐ž ๐š๐ฆ๐ฆ๐ข๐ฌ๐ฌ๐ข๐›๐ข๐ฅ๐ข a contributo nell'ambito dei programmi di investimento:
a) opere edili relative ad interventi di ristrutturazione e manutenzione straordinaria, nel limite del 50% del programma di
investimento ammesso alle agevolazioni;
b) macchinari, impianti, attrezzature ed arredi nuovi di fabbrica;
c) programmi informatici e servizi per le tecnologie
dell'informazione e delle telecomunicazioni, ivi comprese le licenze
d'uso software, la progettazione e sviluppo di software applicativi,
di piattaforme digitali e di app;
d) immobilizzazioni immateriali, con particolare riferimento all'acquisizione di competenze finalizzato allo sviluppo di prodotti,
servizi, processi ad alto contenuto tecnologico, alla progettazione e
sviluppo di portali web a scopo promozionale e del visual o digital
brand, alla ideazione e realizzazione di marchi e denominazioni;
e) consulenze tecnico-specialistiche finalizzate
๐ˆ๐ง๐ข๐ณ๐ข๐š๐ญ๐ข๐ฏ๐ž ๐š๐ฆ๐ฆ๐ข๐ฌ๐ฌ๐ข๐›๐ข๐ฅ๐ข
Sono ammissibili alle agevolazioni le
iniziative economiche avviate dai soggetti beneficiari nel mese precedente la data di presentazione della domanda di agevolazione e che risultano inattive alla medesima data.
1. Le iniziative economiche devono essere finalizzate all'avvio di attività':
a) di lavoro autonomo mediante apertura di partita IVA;
b) di impresa individuale regolarmente iscritta al registro delle imprese;
c) di impresa in forma societaria, regolarmente iscritta al registro delle imprese, nelle seguenti forme giuridiche:
i. societa' in nome collettivo;
ii. societa' in accomandita semplice;
iii. societa' a responsabilita' limitata;
iv. societa' cooperativa;
d) libero-professionali anche nella forma di societa' tra
professionisti.
2. E' ammessa la partecipazione alle societa' di soggetti non rientranti nella categoria di beneficiari, se il controllo e l'amministrazione della societa' alla data di iscrizione della stessa al registro delle imprese e per i successivi tre anni sono detenuti da soggetti
rientranti nelle categorie dei beneficiari
3. Non si considerano in possesso dei requisiti
titolari ovvero i soci di un'attività che, anche se cessata nei sei mesi precedenti la presentazione della domanda, risulta avere un codice Ateco identico, fino alla terza cifra di classificazione delle
attività economiche, a quello corrispondente all'iniziativa economica oggetto della domanda di agevolazione.
Per saperne di più, per avviare una attività imprenditoriale utilizzando i nuovi strumenti utilizzabili in tutti i comuni della provincia, chiedi un appuntamento alla CNA.

Tel. 0746 251082
Cell. 348 3208498
Mail cna.rieti@tiscali.it

Autore: Cliente 24 ottobre 2025
“๐“๐” ๐‹๐€ ๐“๐”๐€ ๐€๐™๐ˆ๐„๐๐ƒ๐€ ๐„ ๐‹’๐ˆ๐๐“๐„๐‹๐‹๐ˆ๐†๐„๐๐™๐€ ๐€๐‘๐“๐ˆ๐…๐ˆ๐‚๐ˆ๐€๐‹๐„: ๐๐”๐€๐๐“๐Ž ๐๐„ ๐’๐€๐ˆ?”

L’indagine è stata realizzata con un questionario anonimo veicolato dalla pagina Fb CNA Rieti, sulla piattaforma Jotform: 11 domande delle quali 4 relative ai dati “anagrafici” delle imprenditrici, degli imprenditori e delle aziende e le restanti 7 sulla conoscenza e l’uso dell’IA.
Questo report si basa sui primi 74 questionari compilati da 40 uomini, 33 donne e 1 altro (il questionario conteneva anche questa opzione).
La fascia di età maggiormente rappresentata è quella 55-64 anni (24 risposte pari al 32,4%), segue quella 45-54 anni (21 risposte 28,4%).
I settori di attività che risultano più rappresentati sono: Produzione 24 risposte (32,4%), servizi alle persone 16 (21,6%), ristorazione 13 (17,6%).
Quanto al numero di dipendenti delle aziende che hanno compilato il questionario, la fascia 1-5 dipendenti è quella maggiormente rappresentata, con 33 aziende (44,6%), segue quella delle aziende, 21 (28,4%), che non hanno nessun dipendente.
Fin qui i dati personali e aziendali.
La prima domanda riguarda la conoscenza delle IA raggruppate per caratteristiche prevalenti:
Piattaforme di generazione automatica di testi, Assistenti vocali aziendali, App IA per creatività, Chatbot di customer care, Altro.
Il 68% dichiara di conoscere le piattaforme di generazione automatica di testi e il 33,8 % le piattaforme di assistenza vocale, molto minore la conoscenza delle altre “famiglie" di AI.
Essendo possibili risposte multiple in questo primo report possiamo limitarci a rilevare che almeno i 3/4 degli imprenditori e delle imprenditrici conosce piattaforme di IA.
Delle 74 persone, solo 6 non rispondono alla domanda successiva che tendeva ad indagare da quanto tempo le usassero, mentre dalle risposte alle domante che seguono si evince che ad usarla è un numero variabile compreso tra 45 e 48. La differenza tra 6 e 45/48 è imputabile probabilmente ad una errata percezione della domanda.
Il dato più significativo è che il 37% la usa da pochi mesi, a testimoniare un’accelerazione della penetrazione dell’IA nella vita quotidiana, anche grazie all’incorporazione della stessa in tutta una serie di funzioni nei dispositivi di uso comune, come i cellulari.
Andando avanti nell’analisi dei dati, entriamo nella parte più interessante, quella riguardante l’uso dell’IA per motivi lavorativi.
Rispondono di usarla per motivi lavorativi o aziendali 45 persone su 74, pari al 60,8%.
La restante parte, circa il 40%, dichiara comunque che “proverà ad utilizzarla in futuro”.
Tra coloro che la utilizzano per motivi professionali, 48 (65%), gli usi più frequenti sono in ordine decrescente (erano possibili risposte multiple):
48% miglioramento del servizio clienti;
39,6% creare linguaggio scritto;
39,6% progettazione di strategie di marketing;
35,4% automazione di processi ripetitivi;
33,3% analisi e previsioni dati.
La penultima domanda riguarda l’impatto dell’IA sull’azienda, (domanda a risposta multipla).
Gli effetti maggiori si sono avuti su:
per 12 persone, aumento dell’efficienza e della produttività; per 11, miglioramento del processo decisionale; per 11, miglioramento dei rapporti con i clienti.
Ma ben 22 delle 45 persone che usano l’IA per motivi professionali/aziendali dichiarano di non aver riscontrato alcun impatto sull’azienda. Se a queste 22 persone si sommano le 23 che non ne fanno nessun uso professionale, dobbiamo dedurne che in 45 delle 74 aziende, cioè nel 60% di esse, l’IA o non ha alcun effetto o è addirittura ignorata.
Le ragioni sono da ricercare nell’ultima domanda del questionario, quella sulle difficoltà incontrate, dichiarate da 47 persone (anche in questo caso erano possibili più risposte):
Per il 40%, non individuazione di strategie d’uso; per il 38%, mancanza di competenze interne. Seguono resistenza al cambiamento e costi di implementazione.
Qui il Report grafico del Questionario: https://irp.cdn-website.com/.../files/uploaded/grafico.pdf
Autore: 7e37d554_user 28 luglio 2025
Ancora fondi disponibili sulla misura della Regione Lazio che incentiva l’adozione di sistemi di gestione sulla parità di genere da parte delle imprese del Lazio. La dotazione finanziaria stanziata è pari a euro 250.000.
L’Avviso prevede due linee di intervento che possono essere richieste anche separatamente.
Il riconoscimento di contributi alle Micro e Piccole Imprese per ottenere la prima certificazione UNI/PdR 125:2022 sulla parità di genere di cui al D.M. 29 aprile 2022 rilasciata da un organismo di certificazione accreditato per la specifica prassi presso Accredia ai sensi del regolamento CE 765/2008 e dalla norma internazionale ISO/IEC 17011 (Certificazione di Parità di Genere);
il riconoscimento del diritto di utilizzare il marchio “Impresa Rosa Regione Lazio” alle imprese del Lazio che hanno ottenuto tale Certificazione di Parità di Genere, anche a prescindere dal contributo regionale e comprese le imprese di maggiori dimensioni.
La presentazione delle domande, sul portale di LazioInnova*, seguirà due procedure distinte.
I procedimenti di selezione delle due tipologie di richieste sono separati ma sono entrambi a “sportello”
L’invio delle domande sarà possibile a partire dalle ore 12:00 del 28 agosto 2024 ed entro le ore 17:00 del 27 agosto 2025 salvo esaurimento delle risorse.
LINEA A (Certificazione di parità di genere)
BENEFICIARI
Possono beneficiare del contributo per l’ottenimento della prima Certificazione di Parità di Genere le imprese che alla Data della Domanda:
sono iscritte al Registro delle Imprese Italiano e hanno almeno una Sede Operativa ubicata nel Lazio e risultante da tale registro;
rientrano nei parametri dimensionali di Micro o Piccola Impresa;
hanno almeno un dipendente in termini di Unità Lavorative Annue (ULA) con riferimento all’anno 2023, o se diverso all’ultimo esercizio finanziario chiuso;
non sono in possesso della Certificazione di Parità di Genere.
Sono escluse le imprese operanti nei settori esclusi dal Regolamento De Minimis della produzione primaria dei prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura.
AGEVOLAZIONE
Per la specifica linea di intervento l'importo del contributo è il seguente:
da 1 a 5 dipendenti 1 < ULA < 5 1.800,00 euro
più di 5 e fino a 10 dipendenti 5 < ULA < 10 2.400,00 euro
più di 10 e fino a 15 dipendenti 10 < ULA < 15 3.000,00 euro
più di 15 e fino a 25 dipendenti 15 < ULA < 25 3.600,00 euro
più di 25 e fino a 45 dipendenti 25 < ULA < 45 4.800,00 euro
più di 45 e fino a meno di 50 dipendenti 45 < ULA < 50 6.000,00 euro
I/le dipendenti devono essere calcolati in termini di Unità Lavorative Annue (ULA) con riferimento all’anno 2023.
Il contributo è riconosciuto a valere sul regime de minimis
Il contributo non è compatibile con nessun altro aiuto di Stato o finanziamento pubblico concesso per l’ottenimento della medesima Certificazione.
Il contributo sarà erogato, a saldo, in un’unica soluzione, successivamente l’ottenimento della prima Certificazione di parità di genere, previa richiesta di erogazione da presentarsi entro il termine di 180 giorni dalla Data di Concessione, con la medesima procedura prevista per l’invio della Domanda.
LINEA B (Utilizzo del marchio “Impresa Rosa Regione Lazio
BENEFICIARI
Il diritto di utilizzare il marchio “Impresa Rosa Regione Lazio” è riconosciuto a tutte le Micro e Piccole Imprese che hanno ottenuto il contributo regionale per l’ottenimento della prima Certificazione di Parità di Genere, dal momento in cui è verificato in possesso di tale Certificazione e senza necessità di presentare autonoma richiesta.
Il diritto di utilizzare tale marchio è inoltre riconosciuto alle imprese che ne facciano apposita richiesta anche di media o grande dimensione e che, alla data della Domanda:
sono iscritte al Registro delle Imprese Italiano e hanno almeno una Sede Operativa ubicata nel Lazio e risultanti da tale registro;
sono in possesso della Certificazione di Parità di Genere.
Per la certificazione le imprese associate possono rivolgersi a
Referente Fabrizio Buratti
329 7568592

Autore: 7e37d554_user 24 luglio 2025
Sarà tra non molto sostituito da una misura diversa limitata alle persone disoccupate che hanno meno di 35 anni, mentre Resto al Sud poteva essere utilizzato fino a 55 anni.
Come è noto dopo il sisma del 2016 "Resto al Sud" è stato esteso ai comuni* del cratere delle Regioni non annoverate tra quelle del sud.
La misura ha due diverse formulazioni.
Per coloro che prevedono la creazione di una azienda individuale (oppure che l'hanno già costituita ma è inattiva) l'importo massimo concedibile è 60 000 euro, 50% a fondo perduto e 50% sotto forma di finanziamento a tasso zero garantito dallo Stato.
Al termine dell'investimento è prevista una premialità di 15 000 euro in liquidità.
Per le società costituende o costituite ma inattive, l'importo previsto è di 50 000 euro a socio/a per un massimo di 200 000 euro. Stessa ripartizione tra percentuale di fondo perduto e finanziamento, mentre la premialità finale in liquidità è di 10 000 euro a socio/a.
L'invito a coloro che intendono utilizzare questa misura per creare la propria impresa di affrettarsi.
La data della soppressione non è ancora nota.
Ricordiamo che la CNA ha un piccolo incubatore d'impresa al quale le persone possono rivolgersi:
Resto al Sud | Invitalia https://share.google/8vkRSOY9pdNKpqBwE
*Comuni del Cratere della nostra Provincia: Rieti, Cittaducale, Castel Sant'Angelo, Borgo Velino, Antrodoco, Micigliano, Posta, Borbona, Cittareale, Amatrice, Accumoli, Rivodutri, Cantalice, Poggio Bustone, Leonessa.

Autore: 7e37d554_user 23 luglio 2025
Domani, 24 Luglio 2025 ore 9,30 presso il Tecnopolo Tiburtino (Casale 7) Via Ardito Desio, 60 Roma. Assemblea CNA Lazio
Introdurranno i lavori i lavori l'AD del Tecnopolo ๐ˆ๐ซ๐ข๐ง๐จ ๐‚๐จ๐ฅ๐จ๐ฆ๐›๐ข, il direttore della CNA del Lazio ๐‹๐จ๐ซ๐ž๐ง๐ณ๐จ ๐“๐š๐ ๐ฅ๐ข๐š๐ฏ๐š๐ง๐ญ๐ข.
Interverranno l’Assessora allo Sviluppo Economico della Regione Lazio ๐‘๐จ๐›๐ž๐ซ๐ญ๐š ๐€๐ง๐ ๐ž๐ฅ๐ข๐ฅ๐ฅ๐ข e l’Assessora alle Attività Produttive del Comune di Roma ๐Œ๐จ๐ง๐ข๐œ๐š ๐‹๐ฎ๐œ๐š๐ซ๐ž๐ฅ๐ฅ๐ข.
Concluderà i lavori il presidente della CNA Nazionale ๐ƒ๐š๐ซ๐ข๐จ ๐‚๐จ๐ฌ๐ญ๐š๐ง๐ญ๐ข๐ง๐ข.
Le imprenditrici e gli imprenditori associati che hanno il piacere di partecipare possono ancora comunicare la loro adesione a:
cna.rieti@tiscali.it
oppure telefonando a una delle nostre sedi.

Autore: 7e37d554_user 23 luglio 2025
Martedì 29 luglio 2025 - ore 10:00-11:00
Agenzia ICE ti invita a partecipare al webinar “LE OPPORTUNITÀ COMMERCIALI IN VIETNAM”: una panoramica sulle opportunità commerciali e di investimento, sia nel settore pubblico che privato, attualmente presenti sullo scenario del Sud-est asiatico.
Il Vietnam, pur essendo un Paese in via di sviluppo con una popolazione di oltre 100 milioni di abitanti, è tra le economie emergenti più dinamiche del Sud-est asiatico, caratterizzato da una forte apertura verso i mercati internazionali e una crescente industrializzazione.
Il settore dei servizi, in rapida espansione, rappresenta una quota significativa del PIL e comprende ambiti chiave come commercio, turismo, finanza e tecnologie dell'informazione.
Il webinar intende fornire una panoramica sulle possibilità di investimento ed i principali sbocchi commerciali, in particolare nei settori dell'industria manifatturiera, dei beni di consumo, dell'agro-alimentare e delle energie rinnovabili ed infrastrutture.
Interverranno: Francesco Arcuri, Vice-Capo Missione e Responsabile dell'Ufficio Commerciale dell'Ambasciata d'Italia ad Hanoi, Fabio De Cillis, Direttore dell’Ufficio ICE di Ho Chi Minh City, Filippo Sticconi, referente IPR Desk ICE Ho Chi Minh City, Flavio Castri, Relationship Manager Southeast Asia and the Pacific di SACE SpA e Giuseppe Corcelli, Relationship Manager Vietnam & SEA, SIMEST SpA.
Data: martedì 29 luglio 2025
Orario: 10:00 – 11:00
Modalità: Webinar, Accesso: le modalità di accesso verranno comunicate dopo l'iscrizione


Autore: 7e37d554_user 22 luglio 2025
Il Presidente Nazionale della CNA, Dario Costantini e il Ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara hanno sottoscritto al Ministero un protocollo d’intesa finalizzato a promuovere la collaborazione e il confronto tra il sistema educativo di istruzione e formazione e il mondo del lavoro.
Il Ministero e la CNA si impegnano a favorire l’acquisizione da parte degli studenti di competenze tecnico-professionali concordate, promuovere la collaborazione tra le istituzioni scolastiche e la CNA per avvicinare i percorsi formativi alle esigenze del mondo del lavoro, sostenere attività di orientamento degli studenti per favorire scelte consapevoli sulle prospettive occupazionali, promuovere un sistema che accompagni gli studenti anche verso progetti professionali.
Tra gli strumenti operativi previsti dal protocollo, il Ministero e la CNA istituiranno l’Osservatorio Permanente sulle imprese per raccogliere informazioni, incoraggiare la definizione di progetti e la realizzazione di indagini conoscitive.
Da parte sua CNA, nell’ambito del progetto “Artigianato e Scuola” avviato dalla Confederazione, realizzerà una serie di iniziative, tra le quali il “Career day Artigianato” nelle scuole e con le famiglie, il premio “Artigiani in Classe” dedicato alle migliori idee d’impresa elaborate dagli studenti.
Il Ministro Valditara ha dichiarato: “Il protocollo d’Intesa sottoscritto con la Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa ha l’obiettivo di rafforzare il legame tra istruzione e mondo del lavoro. Un impegno condiviso per potenziare le competenze tecnico- professionali degli studenti, rendere i percorsi di studio ancora più vicini alle reali esigenze delle imprese e del territorio, e dare così ai nostri ragazzi sempre più concrete e soddisfacenti opportunità formative e dunque lavorative. Il Protocollo consentirà di far conoscere nelle scuole anche le eccellenze del lavoro dell’artigianato italiano”.
Il Presidente CNA Costantini ha dichiarato: “Il protocollo firmato con il Ministro Valditara rappresenta uno strumento importante per ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro e per aiutare gli studenti nella scelta di percorsi formativi che assicurano interessanti opportunità nel mondo del lavoro. Desidero ringraziare il Ministro Valditara per la sensibilità e la disponibilità a promuovere la collaborazione tra il sistema di istruzione e il mondo dell’artigianato”.


Autore: 7e37d554_user 21 luglio 2025
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Il 10 dicembre 2025 si terrà a Nuova Delhi la votazione per la Candidatura della cucina Italiana a Patrimonio Immateriale dell'Umanità, iniziativa promossa il 23 marzo dal Governo.

Autore: 7e37d554_user 21 luglio 2025
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Per ottenere lo sconto basta esibire alla cassa la tessera CNA. In caso di smarrimento della tessera sarà sufficiente un attestato di iscrizione da richiedere ad una delle nostre sedi.

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