"𝗶𝗹 𝗺𝗮𝗴𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗼 𝗯𝗼𝗿𝗴𝗼" 𝗱𝗶... 𝗕𝗼𝗿𝗴𝗼𝗿𝗼𝘀𝗲
Contaminazione tra Lazio e Abruzzo nel cuore dell’Appennino centrale
Toponimo
Il nome originale era Borgocollefegato, dovuto alla vicinanza di Colle Fegato che faceva parte dell’Abruzzo Ulteriore. Nel 1960 il nome venne cambiato in Borgorose in riferimento al vicino Monte Rosa.
𝗜𝗻𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶
Altitudine 732 m s.l.m.
Area 145,80 km²
Abitanti 4218
𝗧𝗲𝗿𝗿𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶𝗼
Il Comune è inserito nella Riserva Regionale Montagne della Duchessa, sottogruppo montuoso dei monti del Cicolano, e si sviluppa tra la vasta piana di Corvaro e il corso del fiume Salto.
𝗦𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮
Come testimoniano resti di antichi vici di epoca preromana il Cicolano prende nome dagli Aequicoli, popolazione che proveniva dalle valli del fiume Aniene. La conquista romana del Cicolano iniziata al tempo di Tarquinio Prisco, portò alla distruzione delle fortificazioni di altura che gli Equi utilizzavano per la transumanza verticale, e alla edificazione, nella zona pianeggiante di Corvaro, di villae romane destinate allo sfruttamento del latifondo. Durante l’epoca augustea il Cicolano fu diviso in due Municipia, Cliternia e la Res Publicae Aequicolanorum, di cui faceva parte Borgorose. Con la caduta dell’Impero Romano e le conseguenti invasioni barbariche, si formarono i primi centri incastellati e nel 900 nacquero i paesi che oggi fanno parte del Comune di Borgorose, alcuni avevano lo status di castrum, altri di villae. L‘alto medioevo fu caratterizzato dall’influenza del monachesimo benedettino riconducibile all’Abbazia di Farfa il cui patrimonio fu incrementato dalle numerose donazioni della aristocrazia longobarda e dei Franchi. Infatti all’inizio del 700 il territorio di Borgorose era parte del Ducato di Spoleto e nel 725 il Duca Trasamondo ne fece dono all’Abbazia di Farfa. Alla fine del 900 questi territori furono devastati dai Saraceni, alla fine del Mille il potere dell’Abbazia di Farfa entra in declino anche per la conquista normanna. in seguito Borgorose entrò a fare parte della Curia di Rieti, successivamente passò al Regno di Napoli che la affidò ai Mareri, nel 1400 tornò definitivamente a Napoli affidato questa volta ai Colonna e ai Barberini. Il territorio fu al centro di tragiche vicende di brigantaggio ad opera di Bernardino Viola dall’Unità d’Italia fino al 1870. Nel 1927 il governo fascista distaccò il borgo dalla Provincia de L’Aquila per inserirlo nella provincia di Rieti.
𝗠𝗼𝗻𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗲𝘀𝘀𝗲
Sant’Anatolia santuario costruito nel 1877 nel luogo del martirio della Santa avvenuto nel 251. Presenta una facciata neoclassica. L’interno, a tre navate, contiene una piccola cappella con l’immagine della Santa del 600.
Fontanili di Sant’Anatolia sono 14 fontanili restaurati. Di particolare interesse sono la Fonte di Acqua Santa, il Fontanile Quattrocento, Fonte Cantu Riu e Fonte Lisandrella.
Sant’Anastasia la chiesa è citata in una bolla di Anastasio IV del 1153. Nel 1700 fu arricchita con materiali provenienti dalla cappella di San Giovanni in Leopardis. L’antico portale è sormontato da un rosone affiancato da bifore. A navata unica, conserva pregiate tele del 1600 e 1700.
Santa Maria delle Grazie in Collefegato, costruita sopra i ruderi di una villa romana di cui resta un muro in opera poligonale.
San Mauro in Fano del 1100 costruito su un tempio equicolo, fanum, da cui deriva il toponimo.
Madonna di Malito antico santuario a 1000 m di altezza, custodisce una Madonna con Bambino su legno di pioppo ritrovata in un romitorio su Monte Costa.
Rocca di Corvaro resti dell’antico castello sulle propaggini del Monte Cava. Rimane parte di una torre a pianta circolare e parti del muro di cinta con feritoie.
Museo Archeologico del Cicolano a Corvaro dove sono custoditi i reperti archeologici degli scavi eseguiti nella zona.
Eremo di San Nicola grotta naturale alle pendici del Colle Mauro. All’interno è visibile un altare con iscrizione in carattere gotico: Domina Margharita hoc hopus fieri fecit riferita a Margherita d’Austria che soggiornò in quei territori entrati in suo possesso su donazione del padre, l’imperatore Carlo V.
𝗡𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮
Il lago della Duchessa, è formato da due doline di origine carsica ed è un lago in alta quota. Nel bacino, alimentato solo da acqua e neve, vive e si riproduce il tritone crestato e i cespugli di ginepro nano ospitano la Vipera dell’Orsini.
Valle del torrente Apa e Cascate di Malito ricca di vegetazione, la valle raccoglie faggete, boschi di cerro e carpino nero, ornello e castagno. Lungo il torrente si incontrano il salice ripaiolo e il salice rosso.
Il borgo di Cartore alle pendici della Duchessa, è il punto di partenza dei tutti gli itinerari della Riserva.
𝐂𝐮𝐫𝐢𝐨𝐬𝐢𝐭𝐚' 𝐞 𝐟𝐨𝐥𝐜𝐥𝐨𝐫𝐞
Il territorio è attraversato dal Cammino dei Briganti, un itinerario circolare di 108 km tra Marsica e Cicolano, che fa tappa in 18 borghi.
𝗠𝗮𝗻𝗶𝗳𝗲𝘀𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶
Marzo/Aprile: Festa di Sant’Anastasia
VIII di Pasqua: Festa di San Francesco e San Rocco a Corvaro
Giugno: Evento Birra del Borgo
Luglio/Agosto: Festa di Sant’Anatolia, Festa di San Rocco e Sant’Anastasia, Festa della Madonna di Malito
Settembre: Festa dell’Organetto
Ottobre: Mostra e Rassegna Equina TPR
Novembre: Festa di Santa Caterina a Corvaro
𝐓𝐢𝐩𝐢𝐜𝐢𝐭𝐚'
Pecorino, Caciata, Coratella, Carne Chianina, Pane con Patate, Caucioni, Murzitti, Zafferano, Tartufi, Funghi e Lenticchie, Birra del Borgo
𝐏𝐞𝐫 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐫𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐩𝐢𝐮'
http://www.comuneborgorose.ri.it/