๐๐š๐ ๐š๐ฆ๐ž๐ง๐ญ๐ข ๐ž๐ฅ๐ž๐ญ๐ญ๐ซ๐จ๐ง๐ข๐œ๐ข, ๐๐š๐ฅ ๐Ÿ° ๐ ๐ž๐ง๐ง๐š๐ข๐จ ๐Ÿ๐ŸŽ๐Ÿ๐Ÿ” ๐ฌ๐œ๐š๐ญ๐ญ๐š๐ง๐จ ๐ฅ๐ž ๐ง๐ฎ๐จ๐ฏ๐ž ๐ซ๐ž๐ ๐จ๐ฅ๐ž

Ecco come “abbinare” registratori di cassa e Pos

Pronte le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate in vista dell’obbligo di collegamento tra registratori telematici e strumenti di pagamento elettronico, introdotto dalla Legge di Bilancio 2025 per le operazioni effettuate a partire dal 1° gennaio 2026. Con un provvedimento, firmato dal direttore, vengono infatti definite le regole che gli esercenti dovranno seguire per abbinare terminali Pos o altri strumenti di pagamento elettronico e registratori telematici.

Leggi le regole emanate dall'Agenzia delle Entrate

https://www.agenziaentrate.gov.it/.../pagamenti...


12 dicembre 2025
La CNA accoglie con favore la proroga al 31 marzo 2026 dell’obbligo di polizza assicurativa contro le calamità naturali per le piccole imprese turistico–ricettive e della somministrazione. Resta però incomprensibile la scelta di limitare il beneficio a questi soli comparti, escludendo le altre imprese per le quali l’obbligo di sottoscrizione della polizza catastrofale rimane fissato al 1° Gennaio 2026. Il termine del 31 dicembre è difficile da rispettare per tutti: l’auspicio è che, in sede di conversione, si possa estendere la proroga anche a tutte le imprese per le quali l'assolvimento dell'obbligo è ormai imminente.
12 dicembre 2025
Sono imminenti le novità per la gestione degli adempimenti in materia di rifiuti, con l’avvio del Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti (RENTRI). Il RENTRI, strumento gestito dal Ministero dell’Ambiente con il supporto tecnico dell’Albo Gestori Ambientali, mira a digitalizzare e rafforzare la tracciabilità dei rifiuti. Come tutti i processi di digitalizzazione, si pone anche un intento di semplificazione, ma nel settore dei rifiuti è indubbio che questo processo presenti specifiche complessità e che le imprese siano in una fase di acquisizione delle conoscenze e delle modalità necessarie per gestire al meglio questo delicato passaggio. In particolare, centri estetici, saloni di acconciatura e studi di tatuaggi e piercing possono produrre, nella loro attività, alcuni rifiuti classificati come pericolosi, il che implica specifici adempimenti nella gestione degli stessi. Riportiamo alcuni esempi: • Prodotti chimici per trattamenti estetici, smalti e simili o tinture per capelli. • Imballaggi contaminati utilizzati per contenere o conservare tali prodotti chimici. • Contenitori a gas sotto pressione. • Aghi, lame, siringhe e altri taglienti a rischio infettivo. La gestione di questi rifiuti richiede il conferimento a soggetti autorizzati e la compilazione del FIR – Formulario di Identificazione Rifiuti. Il settore benessere (codici ATECO 96.02.01, 96.02.02, 96.02.03 e 96.09.02) è invece esonerato dalla compilazione del Registro di Carico e Scarico e dal MUD, obblighi che si ritengono assolti con la conservazione per 3 anni dei FIR. Cosa cambierà con l’entrata in vigore del RENTRI? Rimangono valide le precedenti semplificazioni: esclusione da Registri C/S e MUD anche in caso di rifiuti pericolosi, ma obbligo di conservazione del FIR per tre anni. Per le imprese del benessere, l’obbligo di iscrizione al RENTRI sarà richiesto solo in presenza di rifiuti pericolosi, inclusi i soggetti non organizzati in imprese. A partire dal 13 febbraio 2025, per tutti, anche per il settore benessere, è entrato in vigore il nuovo modello di FIR, da scaricare e vidimare digitalmente attraverso il RENTRI. Finché non si è obbligati all’iscrizione, tale operazione può essere effettuata con una semplice registrazione. Fino a febbraio 2026 il FIR rimarrà cartaceo, ma prodotto secondo le nuove modalità; successivamente si passerà alla digitalizzazione completa con obbligo di trasmissione dei dati al RENTRI. Su richiesta, il formulario potrà essere emesso dal trasportatore, ma la responsabilità dei dati rimane in capo all’impresa produttrice. Le CNA di Rieti è a disposizione per supportare le imprese delegando l’iscrizione al RENTRI, il pagamento dei diritti e dei contributi annuali, l’apertura dei registri e la trasmissione periodica dei dati. La posizione di CNA: necessario eliminare l’obbligo per le imprese del benessere CNA ha ribadito in più sedi la richiesta di eliminare l’obbligo di iscrizione al RENTRI per le imprese del benessere, in quanto tali attività non possono essere equiparate ad aziende produttrici di rifiuti pericolosi in senso stretto, come quelle industriali o artigianali di altra natura. Auspichiamo che questa richiesta venga accolta, perché rappresenterebbe un passo concreto verso una vera semplificazione e sburocratizzazione, riducendo oneri e adempimenti per le piccole imprese del settore, senza compromettere gli obiettivi di tutela ambientale. ๏ปฟ Per informazioni: CNA RIETI Piazza Cavour, 54 - 02100 Rieti Tel. 0746251082 Cell. 348-3208498
1 dicembre 2025
Elia e Patrizio, protagonisti della settimana della cucina italiana ad Addis Abeba. Una iniziativa promossa dall'Agenzia del Commercio Italiana (ITA) in collaborazione con l'Ambasciata Italiana. Una settimana per condividere le tecniche culinarie italiane, sperimentare le ricette e le migliori pratiche per diffondere la tradizione del nostro patrimonio gastronomico. Tante le esperienze: formazione al team di Etiopia Airlines, in due istituti alberghieri, alla brigata della cucina dell'Hotel Sheraton, l'organizzazione di un pranzo di beneficienza per centocinquanta bambini e bambine di un orfanotrofio e infine la cena di gala all'Ambasciata Italiana. A Elia e Patrizio i complimenti e il ringraziamento della CNA per l'impegno profuso nel far conoscere la cucina italiana nel mondo.
12 novembre 2025
Apertura dell’atelier con esposizione didattico–esperienziale dedicata al processo creativo e sartoriale, nell’ambito dell'iniziativa promossa dalla CNA nazionale "Benvenuti in Atelier". Casperia 21-22-23 novembre 2025 Tema Dentro la materia: come nascono le collezioni Slow Living Partecipanti Stefania Pochesci Slow Living – designer e fondatrice del marchio di moda sostenibile Simona Tallaro – sarta artigiana, titolare di laboratorio sartoriale. Irene Lupi Rodriguez - orafa Luogo Boutique Stefania Pochesci Slow Living Via Cola di Rienzo, 24 – Casperia (RI) Programma delle tre giornate: https://irp.cdn-website.com/.../Programma+Benvenuti+in...
Autore: 7e37d554_user 24 ottobre 2025
Dal 15 Ottobre è possibile inviare le domande per richiedere gli incentivi. Gli articoli 17 e 18 del decreto Coesione disciplinano rispettivamente l'incentivo all'autoimpiego nel Centro-Nord Italia e "Resto al Sud 2.0", offrendo sostegni economici (voucher e contributi a fondo perduto) per l'avvio di attività imprenditoriali, libero-professionali e di lavoro autonomo. Il Lazio è nel raggruppamento delle regioni del Centro-Nord ๐๐ž๐ง๐ž๐Ÿ๐ข๐œ๐ข๐š๐ซ๐ข Giovani di età compresa tra 18 e 35 anni che abbiamo uno dei seguenti requisiti: a) essere in una condizione di marginalita', di vulnerabilita' sociale o di discriminazione, cosi' come definita dal PN GDL; b) essere inoccupati, inattivi o disoccupati; c) essere disoccupati GOL. Forme dell'incentivo nelle Regioni del Centro-Nord ๐•๐จ๐ฎ๐œ๐ก๐ž๐ซ Il voucher è un contributo a fondo perduto: a) pari al 100% dell'investimento da realizzare; b) entro il limite di euro 30.000,00 (trentamila/00) per singola iniziativa economica. Il limite è elevato a 40.000 euro nel caso di acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o di beni diretti ad assicurare la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico. ๐‚๐จ๐ง๐ญ๐ซ๐ข๐›๐ฎ๐ญ๐จ Contributo a fondo perduto per la realizzazione di programmi di investimento organici e funzionali. 1 Per i programmi di investimento di importo complessivo fino a euro 120.000,00 (centoventimila/00) il contributo puo' essere concesso fino al 65% del programma di investimento ammesso. 2 Per i programmi di investimento di importo superiore a euro 120.000,00 (centoventimila/00) e non superiore a euro 200.000,00 (duecentomila/00), il contributo puo' essere concesso fino al 60% del programma di investimento ammesso ๐’๐ฉ๐ž๐ฌ๐ž ๐š๐ฆ๐ฆ๐ข๐ฌ๐ฌ๐ข๐›๐ข๐ฅ๐ข al contributo in forma di voucher a) macchinari, impianti, attrezzature ed arredi nuovi di fabbrica; b) programmi informatici e servizi per le tecnologie dell'informazione e delle telecomunicazioni, ivi comprese le licenze d'uso software, la progettazione e sviluppo di software applicativi, di piattaforme digitali e di app; c) immobilizzazioni immateriali, con particolare riferimento all'acquisizione di competenze finalizzato allo sviluppo di prodotti, servizi, processi ad alto contenuto tecnologico, alla progettazione e sviluppo di portali web a scopo promozionale e del visual o digital brand, alla ideazione e realizzazione di marchi e denominazioni; d) consulenze tecnico-specialistiche finalizzate ๐’๐ฉ๐ž๐ฌ๐ž ๐š๐ฆ๐ฆ๐ข๐ฌ๐ฌ๐ข๐›๐ข๐ฅ๐ข a contributo nell'ambito dei programmi di investimento: a) opere edili relative ad interventi di ristrutturazione e manutenzione straordinaria, nel limite del 50% del programma di investimento ammesso alle agevolazioni; b) macchinari, impianti, attrezzature ed arredi nuovi di fabbrica; c) programmi informatici e servizi per le tecnologie dell'informazione e delle telecomunicazioni, ivi comprese le licenze d'uso software, la progettazione e sviluppo di software applicativi, di piattaforme digitali e di app; d) immobilizzazioni immateriali, con particolare riferimento all'acquisizione di competenze finalizzato allo sviluppo di prodotti, servizi, processi ad alto contenuto tecnologico, alla progettazione e sviluppo di portali web a scopo promozionale e del visual o digital brand, alla ideazione e realizzazione di marchi e denominazioni; e) consulenze tecnico-specialistiche finalizzate ๐ˆ๐ง๐ข๐ณ๐ข๐š๐ญ๐ข๐ฏ๐ž ๐š๐ฆ๐ฆ๐ข๐ฌ๐ฌ๐ข๐›๐ข๐ฅ๐ข Sono ammissibili alle agevolazioni le iniziative economiche avviate dai soggetti beneficiari nel mese precedente la data di presentazione della domanda di agevolazione e che risultano inattive alla medesima data. 1. Le iniziative economiche devono essere finalizzate all'avvio di attività': a) di lavoro autonomo mediante apertura di partita IVA; b) di impresa individuale regolarmente iscritta al registro delle imprese; c) di impresa in forma societaria, regolarmente iscritta al registro delle imprese, nelle seguenti forme giuridiche: i. societa' in nome collettivo; ii. societa' in accomandita semplice; iii. societa' a responsabilita' limitata; iv. societa' cooperativa; d) libero-professionali anche nella forma di societa' tra professionisti. 2. E' ammessa la partecipazione alle societa' di soggetti non rientranti nella categoria di beneficiari, se il controllo e l'amministrazione della societa' alla data di iscrizione della stessa al registro delle imprese e per i successivi tre anni sono detenuti da soggetti rientranti nelle categorie dei beneficiari 3. Non si considerano in possesso dei requisiti titolari ovvero i soci di un'attività che, anche se cessata nei sei mesi precedenti la presentazione della domanda, risulta avere un codice Ateco identico, fino alla terza cifra di classificazione delle attività economiche, a quello corrispondente all'iniziativa economica oggetto della domanda di agevolazione. Per saperne di più, per avviare una attività imprenditoriale utilizzando i nuovi strumenti utilizzabili in tutti i comuni della provincia, chiedi un appuntamento alla CNA. Tel. 0746 251082 Cell. 348 3208498 Mail cna.rieti@tiscali.it
Autore: 7e37d554_user 24 ottobre 2025
“๐“๐” ๐‹๐€ ๐“๐”๐€ ๐€๐™๐ˆ๐„๐๐ƒ๐€ ๐„ ๐‹’๐ˆ๐๐“๐„๐‹๐‹๐ˆ๐†๐„๐๐™๐€ ๐€๐‘๐“๐ˆ๐…๐ˆ๐‚๐ˆ๐€๐‹๐„: ๐๐”๐€๐๐“๐Ž ๐๐„ ๐’๐€๐ˆ?” L’indagine è stata realizzata con un questionario anonimo veicolato dalla pagina Fb CNA Rieti, sulla piattaforma Jotform: 11 domande delle quali 4 relative ai dati “anagrafici” delle imprenditrici, degli imprenditori e delle aziende e le restanti 7 sulla conoscenza e l’uso dell’IA. Questo report si basa sui primi 74 questionari compilati da 40 uomini, 33 donne e 1 altro (il questionario conteneva anche questa opzione). La fascia di età maggiormente rappresentata è quella 55-64 anni (24 risposte pari al 32,4%), segue quella 45-54 anni (21 risposte 28,4%). I settori di attività che risultano più rappresentati sono: Produzione 24 risposte (32,4%), servizi alle persone 16 (21,6%), ristorazione 13 (17,6%). Quanto al numero di dipendenti delle aziende che hanno compilato il questionario, la fascia 1-5 dipendenti è quella maggiormente rappresentata, con 33 aziende (44,6%), segue quella delle aziende, 21 (28,4%), che non hanno nessun dipendente. Fin qui i dati personali e aziendali. La prima domanda riguarda la conoscenza delle IA raggruppate per caratteristiche prevalenti: Piattaforme di generazione automatica di testi, Assistenti vocali aziendali, App IA per creatività, Chatbot di customer care, Altro. Il 68% dichiara di conoscere le piattaforme di generazione automatica di testi e il 33,8 % le piattaforme di assistenza vocale, molto minore la conoscenza delle altre “famiglie" di AI. Essendo possibili risposte multiple in questo primo report possiamo limitarci a rilevare che almeno i 3/4 degli imprenditori e delle imprenditrici conosce piattaforme di IA. Delle 74 persone, solo 6 non rispondono alla domanda successiva che tendeva ad indagare da quanto tempo le usassero, mentre dalle risposte alle domante che seguono si evince che ad usarla è un numero variabile compreso tra 45 e 48. La differenza tra 6 e 45/48 è imputabile probabilmente ad una errata percezione della domanda. Il dato più significativo è che il 37% la usa da pochi mesi, a testimoniare un’accelerazione della penetrazione dell’IA nella vita quotidiana, anche grazie all’incorporazione della stessa in tutta una serie di funzioni nei dispositivi di uso comune, come i cellulari. Andando avanti nell’analisi dei dati, entriamo nella parte più interessante, quella riguardante l’uso dell’IA per motivi lavorativi. Rispondono di usarla per motivi lavorativi o aziendali 45 persone su 74, pari al 60,8%. La restante parte, circa il 40%, dichiara comunque che “proverà ad utilizzarla in futuro”. Tra coloro che la utilizzano per motivi professionali, 48 (65%), gli usi più frequenti sono in ordine decrescente (erano possibili risposte multiple): 48% miglioramento del servizio clienti; 39,6% creare linguaggio scritto; 39,6% progettazione di strategie di marketing; 35,4% automazione di processi ripetitivi; 33,3% analisi e previsioni dati. La penultima domanda riguarda l’impatto dell’IA sull’azienda, (domanda a risposta multipla). Gli effetti maggiori si sono avuti su: per 12 persone, aumento dell’efficienza e della produttività; per 11, miglioramento del processo decisionale; per 11, miglioramento dei rapporti con i clienti. Ma ben 22 delle 45 persone che usano l’IA per motivi professionali/aziendali dichiarano di non aver riscontrato alcun impatto sull’azienda. Se a queste 22 persone si sommano le 23 che non ne fanno nessun uso professionale, dobbiamo dedurne che in 45 delle 74 aziende, cioè nel 60% di esse, l’IA o non ha alcun effetto o è addirittura ignorata. Le ragioni sono da ricercare nell’ultima domanda del questionario, quella sulle difficoltà incontrate, dichiarate da 47 persone (anche in questo caso erano possibili più risposte): Per il 40%, non individuazione di strategie d’uso; per il 38%, mancanza di competenze interne. Seguono resistenza al cambiamento e costi di implementazione. Qui il Report grafico del Questionario: https://irp.cdn-website.com/.../files/uploaded/grafico.pdf
Autore: 7e37d554_user 28 luglio 2025
Ancora fondi disponibili sulla misura della Regione Lazio che incentiva l’adozione di sistemi di gestione sulla parità di genere da parte delle imprese del Lazio. La dotazione finanziaria stanziata è pari a euro 250.000. L’Avviso prevede due linee di intervento che possono essere richieste anche separatamente. Il riconoscimento di contributi alle Micro e Piccole Imprese per ottenere la prima certificazione UNI/PdR 125:2022 sulla parità di genere di cui al D.M. 29 aprile 2022 rilasciata da un organismo di certificazione accreditato per la specifica prassi presso Accredia ai sensi del regolamento CE 765/2008 e dalla norma internazionale ISO/IEC 17011 (Certificazione di Parità di Genere); il riconoscimento del diritto di utilizzare il marchio “Impresa Rosa Regione Lazio” alle imprese del Lazio che hanno ottenuto tale Certificazione di Parità di Genere, anche a prescindere dal contributo regionale e comprese le imprese di maggiori dimensioni. La presentazione delle domande, sul portale di LazioInnova*, seguirà due procedure distinte. I procedimenti di selezione delle due tipologie di richieste sono separati ma sono entrambi a “sportello” L’invio delle domande sarà possibile a partire dalle ore 12:00 del 28 agosto 2024 ed entro le ore 17:00 del 27 agosto 2025 salvo esaurimento delle risorse. LINEA A (Certificazione di parità di genere) BENEFICIARI Possono beneficiare del contributo per l’ottenimento della prima Certificazione di Parità di Genere le imprese che alla Data della Domanda: sono iscritte al Registro delle Imprese Italiano e hanno almeno una Sede Operativa ubicata nel Lazio e risultante da tale registro; rientrano nei parametri dimensionali di Micro o Piccola Impresa; hanno almeno un dipendente in termini di Unità Lavorative Annue (ULA) con riferimento all’anno 2023, o se diverso all’ultimo esercizio finanziario chiuso; non sono in possesso della Certificazione di Parità di Genere. Sono escluse le imprese operanti nei settori esclusi dal Regolamento De Minimis della produzione primaria dei prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura. AGEVOLAZIONE Per la specifica linea di intervento l'importo del contributo è il seguente: da 1 a 5 dipendenti 1 < ULA < 5 1.800,00 euro più di 5 e fino a 10 dipendenti 5 < ULA < 10 2.400,00 euro più di 10 e fino a 15 dipendenti 10 < ULA < 15 3.000,00 euro più di 15 e fino a 25 dipendenti 15 < ULA < 25 3.600,00 euro più di 25 e fino a 45 dipendenti 25 < ULA < 45 4.800,00 euro più di 45 e fino a meno di 50 dipendenti 45 < ULA < 50 6.000,00 euro I/le dipendenti devono essere calcolati in termini di Unità Lavorative Annue (ULA) con riferimento all’anno 2023. Il contributo è riconosciuto a valere sul regime de minimis Il contributo non è compatibile con nessun altro aiuto di Stato o finanziamento pubblico concesso per l’ottenimento della medesima Certificazione. Il contributo sarà erogato, a saldo, in un’unica soluzione, successivamente l’ottenimento della prima Certificazione di parità di genere, previa richiesta di erogazione da presentarsi entro il termine di 180 giorni dalla Data di Concessione, con la medesima procedura prevista per l’invio della Domanda. LINEA B (Utilizzo del marchio “Impresa Rosa Regione Lazio BENEFICIARI Il diritto di utilizzare il marchio “Impresa Rosa Regione Lazio” è riconosciuto a tutte le Micro e Piccole Imprese che hanno ottenuto il contributo regionale per l’ottenimento della prima Certificazione di Parità di Genere, dal momento in cui è verificato in possesso di tale Certificazione e senza necessità di presentare autonoma richiesta. Il diritto di utilizzare tale marchio è inoltre riconosciuto alle imprese che ne facciano apposita richiesta anche di media o grande dimensione e che, alla data della Domanda: sono iscritte al Registro delle Imprese Italiano e hanno almeno una Sede Operativa ubicata nel Lazio e risultanti da tale registro; sono in possesso della Certificazione di Parità di Genere. Per la certificazione le imprese associate possono rivolgersi a https://autenticert.it/ Referente Fabrizio Buratti 329 7568592 *Lazioinnova https://www.lazioinnova.it/bandi/impresa-rosa-regione-lazio/
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