NUONA SABATINI
- Autore: Cliente
- •
- 26 lug, 2021

LE AGEVOLAZIONI
Consistono nella concessione da parte di banche e intermediari
finanziari, aderenti all’Addendum alla convenzione tra il Ministero
dello sviluppo economico, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa
depositi e prestiti S.p.A., di finanziamenti alle micro, piccole e medie
imprese per sostenere gli investimenti previsti dalla misura, nonché di
un contributo da parte del Ministero dello sviluppo economico
rapportato agli interessi sui predetti finanziamenti
L’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing)
Il finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di
garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare
del finanziamento stesso, deve essere:
di durata non superiore a 5 anni
di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro
interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili
Il contributo del Ministero dello sviluppo economico è un contributo il
cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi
calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di
cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso
d’interesse annuo pari al:
2,75% per gli investimenti ordinari
3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di
tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cd.
“industria 4.0”)
I beni materiali e immateriali rientranti tra gli
investimenti c.d. “industria 4.0” che possono beneficiare del contributo
maggiorato del 30% previsto dalla legge 232 dell’11 dicembre 2016
(legge di bilancio 2017), sono individuati all’interno degli allegati
6/A e 6/B alla circolare 15 febbraio 2017 n.14036 e s.s.mm.ii. Alla luce
delle novità introdotte dall’articolo 1, comma 32, legge 27 dicembre
2017 n. 205 (legge di bilancio 2018), con circolare n. 269210 del 3
agosto 2018 si è provveduto ad adeguare l’elenco dei beni immateriali
(allegato 6/B) in relazione ai quali può essere riconosciuta la misura
massima del contributo.
La misura sostiene gli investimenti per
acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti,
beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e
tecnologie digitali.
A CHI SIi RIVOLGE
Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda:
sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca
sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali
non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non
rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati
illegali o incompatibili dalla Commissione Europea
non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà
sono residenti in un Paese estero purché provvedano all’apertura di una
sede operativa in Italia entro il termine previsto per l’ultimazione
dell’investimento
SETTORI AMMESSI
Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione dei seguenti:
attività finanziarie e assicurative
attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati
all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di
importazione
COSA FINANZIA
I beni devono essere nuovi e
riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”,
“attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni” ovvero spese
classificabili nell'attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2,
B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile, come declamati nel
principio contabile n.16 dell’OIC (Organismo italiano di contabilità),
nonché a software e tecnologie digitali. Non sono in ogni caso
ammissibili le spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni
usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e
acconti”
Gli investimenti devono soddisfare i seguenti requisiti:
autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di
componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito
correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa


Il MiTur, pubblicato l’avviso per accedere al contributo a fondo perduto per le aziende del turismo che hanno avuto decrementi di fatturato registrati tra novembre 2023 e marzo 2024, confrontando tali dati con lo stesso periodo della stagione 2021-2022.
I beneficiari di questa misura includono gestori di impianti di risalita e innevamento artificiale, maestri e scuole di sci, noleggiatori di attrezzature, agenzie di viaggio, tour operator, stabilimenti termali, strutture ricettive e ristoranti che operano nei comuni della dorsale appenninica.
Le domande possono essere presentate dalle ore 12 dell’11 giugno 2025 fino alle ore 12 del 10 luglio.
Il bando nella provincia di Rieti, riguarda le imprese dei Comuni inclusi nei tre comprensori sciistici individuati con provvedimento della Regione Lazio:
- Campo Stella: Leonessa, Posta, Borbona;
- Monte Terminillo: Cantalice, Colli sul Velino, Contigliano, Greccio, Labro, Micigliano, Morro Reatino, Poggio Bustone, Rieti, Rivodutri;
- Selvarotonda: Cittareale, Accumuli, Amatrice.
Tutti i dettagli nel testo del decreto allegato dove sono reperibili, tra gli altri, l’elenco dei beneficiari aggiornati ai nuovi codici Ateco, le modalità e termini di presentazione delle istanze e il criterio di riparto e di assegnazione del contributo.







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Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha emanato il decreto direttoriale 15 maggio 2025 che disciplina il meccanismo di prenotazione e le modalità di invio delle comunicazioni per l'accesso al credito d'imposta per investimenti in beni strumentali materiali 4.0 effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025, ovvero fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro il 31 dicembre 2025 sia stato versato un acconto pari ad almeno il 20% dell’investimento, nel limite massimo delle risorse stanziate pari a 2,2 miliardi di euro.