CREDITO D’IMPOSTA 2021: AGGIORNAMENTI. LA CNA RIBADISCE CHE LE DOMANDE NON POSSONO ESSERE PRESENTATE
- Autore: Cliente
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- 09 nov, 2021

LA CNA RIBADISCE CHE LE DOMANDE NON POSSONO ESSERE PRESENTATE, ma registra una larga condivisione dell’appello per “salvare” il credito d’imposta.
La richiesta nei giorni scorsi era stata sottoscritta oltre che dal
Comune Capoluogo, dai Comuni di Amatrice, Antrodoco, Borbona, Borgo
Velino, Cantalice, Castel Sant’Angelo, Cittaducale, Cittareale, Poggio
Bustone, Leonessa e Posta. L' appello era anche stato raccolto dal
Commissario Legnini, dalla Presidente della Commissione attività
produttive della Camera e dai deputati del nostro territorio.
A
sollecitare l’autorizzazione della Commissione Europea, che di fatto
impedisce l'utilizzo dell'agevolazione, è intervenuto ieri con una
interrogazione, alla Commissione stessa, l'Europarlamentare Procaccini.
Ricordiamo che richiesta di autorizzazione è stata “caricata” il 29
ottobre scorso e reca il seguente numero di codifica: 2165335.
Si
tratta di una procedura di notifica semplificata che di solito viene
utilizzata per le proroghe di misure esistenti. Questa notifica si trova
allo stadio di “progetto”, significa che per il momento al MISE, che
gestisce la misura, stanno lavorando per implementare il modulo di
notifica e tutto il corredo dei dati necessari alla notifica stessa.
La piattaforma dell’Agenzia delle Entrate non può recepire le domande, perché manca l’autorizzazione della Commissione Europea.
Siccome il 2021 volge al termine, così come i tempi per realizzare gli
investimenti, CNA e tutti i soggetti coinvolti, chiedono anche la
proroga al 2022 dell’incentivo per investimenti che in questo caso ha la
forma del credito d’imposta.
Di seguito il riassunto dell'incentivi denominato “credito d’imposta sisma” dall’istituzione ad oggi.
Il Credito d’imposta per tutte le imprese che effettuano investimenti
in impianti, macchinari ed attrezzature nuove nella zona del cratere
sismico è stato istituito dall’art 18-quater del D.L. n. 8 del 9
febbraio 2017.
Dal 6 aprile 2018 la Commissione Europea ha approvato il Regime di Aiuto.
A settembre 2019 è stato possibile inoltrare le richieste del credito
commisurato alle dimensioni dell’impresa: 45% per le piccole imprese,
35% per le medie imprese, 25% per le grandi imprese, relativamente agli
investimenti effettuati tra il 6 Aprile 2018 e il 31 Dicembre 2019.
La legge di bilancio 2019 ha prorogato il credito d’imposta fino al 31 Dicembre 2020.
Ben prima della scadenza, in tanti avevamo richiesto l’ulteriore
proroga di uno strumento agevolativo che si è rivelato particolarmente
efficace e avevamo, da più parti, ricevuto l’assicurazione che la legge
di bilancio 2020 ne avrebbe prolungato la scadenza al 31 Dicembre 2021.
Grande è stato lo stupore nel costatare che la proroga nella legge di bilancio non c’era.
Successivamente si sono succedute informazioni che la davano presente
nel “Milleproroghe” o in qualche altro decreto nel frattempo promulgato.
Così siamo giunti al 23 Luglio 2021, quando la legge di conversione del
decreto “Sostegni bis” ha finalmente prorogato i termini degli
investimenti al 31 Dicembre 2021.
Ma le complicazioni non sono
ancora finite perchè la piattaforma dell’Agenzia delle Entrate non
consente ancora, e siamo a fine Ottobre, di acquisire le domande.
Dopo diverse congetture è ora chiaro anche il perchè: non c’è ancora
l’autorizzazione della Commissione Europea scaduta il 31 Dicembre 2020.
Intanto le imprese sono nel limbo dell’indecisione, indecisione
aumentata dall’aumento del costo delle materie prime e dei semilavorati,
motivi che rendono indeterminabile la data di consegna delle
attrezzature, macchinari e impianti.
Per essere ammessi al godimento
del credito d’imposta l’investimento deve essere realizzato entro il 31
dicembre 2021 e “realizzato”, per le norme in vigore, significa anche
pagato.
Non servono ulteriori parole per dire quanto la situazione
sia complessa e per molti versi irrecuperabile se non attraverso la
proroga del credito d’imposta sisma fino al 2022, con la possibilità di
effettuare le domande per gli investimenti effettuati dal 1 Gennaio 2021
fino al 31 Dicembre 2022.
Questo è anche l’unico modo per
recuperare una situazione che sta mettendo in grande difficoltà le
imprese che vogliono investire e sostenere anche così la ripresa.


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