APPELLO DELLA CNA AI PARLAMENTARI REATINI E AL COMMISSARIO STRAORDINARIO, PER LA PROROGA DEL CREDITO D'IMPOSTA SISMA
Rendiamo noto l'appello inviato ieri agli Onorevoli Melilli, Lorenzoni, Trancassini, Fusacvhia e al Commissario Legnini.
Come più volte abbiamo condiviso, per realizzare una “vera” ricostruzione delle aree colpite dal sisma è necessario che si compia sia una ricostruzione materiale ma anche un attento sostegno alle attività produttive che consenta alle persone di continuare a produrre un reddito e, perciò, di continuare a vivere e di non emigrare.
Tra le misure individuate per incentivare la propensione ad investire c’è sicuramente il riconoscimento di un credito d’imposta per le imprese che effettuano investimenti in impianti, macchinari ed attrezzature.
La misura è stata istituita dall’art 18-quater del D.L. n. 8 del 9 febbraio 2017.
Il 6 aprile 2018 la Commissione Europea ha approvato il Regime di Aiuto.
A settembre 2019 è stato possibile inoltrare le richieste del credito commisurato alle dimensioni dell’impresa: 45% per le piccole imprese, 35% per le medie imprese, 25% per le grandi imprese, relativamente agli investimenti effettuati tra il 6 Aprile 2018 e il 31 Dicembre 2019.
La legge di bilancio 2019 ha prorogato il credito d’imposta fino al 31 Dicembre 2020.
Ben prima della scadenza, in tanti avevamo richiesto l’ulteriore proroga di uno strumento agevolativo che si è rivelato particolarmente efficace e avevamo, da più parti, ricevuto l’assicurazione che la legge di bilancio 2020 ne avrebbe prolungato la scadenza al 31 Dicembre 2021.
Grande è stato lo stupore nel costatare che la proroga nella legge di bilancio non c’era.
In seguito si sono succedute informazioni che la davano presente nel “Milleproroghe” o in qualche altro decreto nel frattempo promulgato.
Così siamo giunti al 23 Luglio 2021, quando la legge di conversione del decreto “Sostegni bis” ha finalmente prorogato i termini degli investimenti al 31 Dicembre 2021.
Ma le complicazioni non erano ancora finite, perchè la piattaforma dell’Agenzia delle Entrate non ha consentito di inoltrare le domande.
Dopo diverse congetture è stato chiaro che ciò era dovuto alla mancanza di autorizzazione della Commissione Europea scaduta il 31 Dicembre 2020.
Per superare il problema, ma ormai a ridosso della fine dell’anno, nella legge di conversione del decreto 152/21 sull’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è stato approvato l’emendamento all’articolo 43-ter che recita: «Modifica all’articolo 18-quater del decreto legge 9 febbraio 2017, n. 8, in materia di credito d’imposta per investimenti nelle regioni colpite dagli eventi sismici del 2016 e del 2017.
1. Al comma 3 dell’articolo 18-quater del decreto-legge 9 febbraio 2017, n. 8, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 aprile 2017, n. 45, è aggiunto, infine, il seguente periodo: « A decorrere dal 1° gennaio 2021 e fino al 31 dicembre 2021, il credito d’imposta di cui al comma 1 si applica nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalla comunicazione della Commissione europea C (2020) 1863 final, del 19 marzo 2020, recante “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19”».
In sostanza, mentre il “Sostegni bis” condizionava l’incentivo all’autorizzazione da parte della Commissione Europea, la legge di attuazione del PNRR ne dispone l’immediata esecutività.
Intanto il 2021 è terminato, molte imprese hanno rinunciato all’investimento e quindi sicuramente una parte dei 33,5 milioni di euro stanziati non sono stati spesi.
Tutto questo lungo racconto per dire in quale scenario di incertezza le imprese sono costrette ad operare.
Ora è indispensabile estendere l’incentivo agli investimenti da realizzare nel 2022 anche in considerazione del fatto che, come già detto, sicuramente una parte delle risorse stanziate sono ancora disponibili.
Questa lettera è un appello per richiedere la proroga ma anche l’individuazione tempestiva dello strumento attuativo, per evitare, come accaduto nel 2021, che di decreto in decreto si arrivi all’approvazione fuori tempo massimo.

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Con un recente decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sono state introdotte importanti novità per gli Ispettori dei centri di revisione auto. Corsi di aggiornamento per Ispettori già abilitati - La durata dei corsi di aggiornamento che gli Ispettori devono seguire obbligatoriamente ogni tre anni è stata ridotta da 30 a 20 ore. Altre modifiche riguardano anche gli argomenti dei corsi e la ripartizione dei moduli. La frequenza ai corsi in parte può avvenire da remoto, ma per alcuni argomenti è obbligatoria la presenza: "Valutazione carenze e reportistica" – 4 ore "Ispezioni visive" – 4 ore "Macchine agricole" - 2 ore Ti ricordiamo che nel 2026 scatterà l'obbligo di frequentare il corso di aggiornamento per gli Ispettori abilitati nel 2023.

Con la circolare INPS n. 148 del 28 novembre 2025 è divenuto operativo il contributo previsto dal Decreto Coesione a favore dei giovani disoccupati under 35 che avviano una nuova attività imprenditoriale nei settori indicati nella circolare. Il beneficio consiste in un contributo pari a 500 euro mensili, riconosciuto per un periodo massimo di tre anni. Il contributo non concorre alla formazione del reddito ed è erogato annualmente in via anticipata dall’INPS. Possono accedere all’incentivo: giovani di età inferiore a 35 anni; in stato di disoccupazione; titolari di imprese avviate tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025. Il contributo è riconoscibile anche alle società, a condizione che il beneficio sia attribuito a un solo socio in possesso dei requisiti. L’agevolazione riguarda le imprese operanti nei seguenti ambiti, secondo specifici codici ATECO: manifatturiero; costruzioni; ICT e digitale; servizi professionali e tecnici; sanità; istruzione; cultura; servizi alla persona e alle imprese. La domanda deve essere presentata entro 30 giorni dall’avvio dell’attività d’impresa. Per “avvio dell’attività” si intende la data di invio della Comunicazione Unica al Registro delle Imprese con inizio effettivo dell’attività, e non la sola data di costituzione. Per le imprese già avviate dal 1 luglio 2024 al 31 dicembre 2025 il termine ultimo per la presentazione della domanda è fissato al 28 dicembre 2025. La CNA ha richiesto una proroga dei termini per consentire a tutti gli aventi diritto di avere il tempo di avanzare la domanda. ๏ปฟ

La CNA accoglie con favore la proroga al 31 marzo 2026 dell’obbligo di polizza assicurativa contro le calamità naturali per le piccole imprese turistico–ricettive e della somministrazione. Resta però incomprensibile la scelta di limitare il beneficio a questi soli comparti, escludendo le altre imprese per le quali l’obbligo di sottoscrizione della polizza catastrofale rimane fissato al 1° Gennaio 2026. Il termine del 31 dicembre è difficile da rispettare per tutti: l’auspicio è che, in sede di conversione, si possa estendere la proroga anche a tutte le imprese per le quali l'assolvimento dell'obbligo è ormai imminente.

Ecco come “abbinare” registratori di cassa e Pos Pronte le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate in vista dell’obbligo di collegamento tra registratori telematici e strumenti di pagamento elettronico, introdotto dalla Legge di Bilancio 2025 per le operazioni effettuate a partire dal 1° gennaio 2026. Con un provvedimento, firmato dal direttore, vengono infatti definite le regole che gli esercenti dovranno seguire per abbinare terminali Pos o altri strumenti di pagamento elettronico e registratori telematici. Leggi le regole emanate dall'Agenzia delle Entrate https://www.agenziaentrate.gov.it/.../pagamenti...






