SBLOCCA-CANTIERI: LE PRINCIPALI MODIFICHE AL CODICE DEI CONTRATTI
- Autore: CNA Rieti
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- 19 giu, 2019

EDILIZIA ๐
LO SBLOCCA-CANTIERI È LEGGE: LE PRINCIPALI MODIFICHE AL CODICE DEI CONTRATTI
Con 259 sì, 75 no e 45 astensioni, l'Aula della Camera dei deputati il 13 giugno scorso ha approvato in via definitiva il disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32 – Sblocca-cantieri, recante disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l'accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici.
Il provvedimento è ora legge e sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Per la sua operatività occorrono però 27 provvedimenti. Si tratta di un tornado di correzioni al Codice degli appalti che ora dovranno essere digerite da stazioni appaltanti e imprese, in attesa che prenda forma il nuovo regolamento unico attuativo.
Proviamo ad offrire una prima bussola interpretativa, condensando in questa scheda quelle che riteniamo siano le principali novità del decreto post-conversione che impattano sulla disciplina degli appalti contenuta nel Dlgs 50/2016, escludendo al momento quelle novità che riguardano i commissari, le semplificazioni per i progetti in area sismica, la rigenerazione urbana e il capitolo terremoto.
- 1) REGOLAMENTO UNICO DA VARARE ENTRO 180 GIORNI
Come richiesto anche da CNA Costruzioni, viene superato i modello delle Linee Guida ANAC, riproponendo il ricorso ad un Regolamento Unico. Le linee guida ANAC (quelle poche emanate) non hanno mai avuto quella flessibilità auspicata ed erano state spesso criticate nel merito.
Viene pertanto e positivamente ripristinato un regolamento di attuazione del Codice che deve essere varato entro 180 giorni dalla conversione in legge del Decreto.Tuttavia, memori delle precedenti esperienze in materia di Regolamento attuativo del Codice, CNA Costruzioniaveva chiesto che fossero previsti almeno 3 Regolamenti attuativi (ad es. uno in materia di qualificazione, unosull’esecuzione, ed uno sulle stazioni appaltanti).
A nostro avviso questa articolazione in più regolamenti avrebbe consentito di emanare celermente criteri e regole attuative su parti dove il dibattito è normalmente più semplice (es. sull’esecuzione dei contratti di appalto), evitando che il possibile ritardo sull’emanazione delle regole riguardanti gli altri due capitoli potessero bloccare l’emanazione del Regolamento complessivo.
Pertanto, siccome non è passata la nostra proposta, in attesa dell’emanazione del Regolamento Unico è facile prevedere che molte stazioni appaltanti rimandino le procedure di gara non ritenute urgenti o che presentino difficoltà normative.
In 2 sostanza riteniamo che su questo tema sia stata emanata una norma ad alto rischio perché lascia le stazioni appaltanti e le imprese senza riferimenti procedurali chiari e precisi.
- 2) A RISCHIO L'APPALTO INTEGRATO LIBERO
Il decreto convertito sospende fino al 31 dicembre 2020 il divieto di affidamento congiunto di progetto e lavori. Resta in vita però la norma che prevede che i lavori siano affidati ponendo a base di gara il progetto esecutivo e che l'affidamento congiunto, sulla base del progetto definitivo, possa riguardare solo i lavori ad alto tasso tecnologico, che deve però essere motivato nella determina a contrarre.
Nonostante l'intenzione del Governo sia apparsa chiara – aprire le porte all'appalto integrato – è difficile che, messi di fronte all'incertezza, i funzionari pubblici decidano di percorre fino in fondo questa strada con il rischio di finire di fronte a un Tar.
- 3) APPALTO INTEGRATO PER MANUTENZIONI
Fino al 2020 ok alle gare su progetto definitivo per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, ad esclusione degli
interventi che prevedono rinnovo o sostituzione delle parti strutturali di opere e impianti
- 4) SUBBAPALTI GARA PER GARA CONTRO TETTO MASSIMO AL 40% DELL'IMPORTO COMPLESSIVO
Una delle novità fondamentali dello Sblocca cantieri riguarda il subappalto autorizzato sino ad un massimo del 40% dell’importo complessivo dei lavori, percentuale che valuterà gara per gara la stazione appaltante (la disposizione opera sino al 31 dicembre 2020).
La norma così come è passata non soddisfa appieno CNA Costruzioni che aveva proposto che si tornasse al “vecchio codice”, consentendo il subappalto del 30% della categoria prevalente e del 100% di tutte le categorie scorporabili/secondarie. Pare invece che questa norma, plasmata dal braccio di ferro fra le forze politiche al governo, costituisca un compromesso che non soddisfi davvero nessuno. Resta bassa la soglia al 40% e le stazioni appaltanti potranno eventualmente decidere di non ricorrere al subappalto oppure ricorrervi solo in misura meramente simbolica.
Inoltre la formulazione non pare che possa arrestare la procedura di infrazione comunitaria sul punto.
Positiva invece la sospensione fino a dicembre del 2020 dell’obbligo di indicare la terna dei subappaltatori negli appalti sotto soglia UE.
- 5) TORNANO LE PROCEDURE NEGOZIATE
Lo sforzo di semplificazione dello Sblocca cantieri si rileva soprattutto nella fascia delle opere sotto la soglia Ue di 5,5 milioni. In questa fascia il criterio del prezzo più basso diventa una scelta pienamente legittima in alternativa all'offerta più vantaggiosa (che prima era invece obbligatoria sopra i due milioni), con l'obbligo di escludere le 3 offerte anomale, cioè quelle con percentuali di ribasso superiori alla media.
Resta a 40.000 euro la soglia per gli affidamenti diretti da parte dei funzionari delle P.A. Da questa soglia fono a 150.000 euro si può aggiudicare con procedura negoziata consultando tre imprese. Nella fascia tra 150.000 e 350.000 si possono consultare 10 imprese, mentre nella fascia 350.000 - 1 milione si possono consultare 15 imprese. Da 1 milione in su ci vuole la gara.
- 6) PICCOLI COMUNI: ADDIO OBBLIGO DI CENTRALIZZARE GLI APPALTI
I Comuni non capoluogo potranno gestire da soli le procedure di gara di maggior rilievo, senza ricorrere a centrali uniche di committenza o stazioni uniche appaltanti.
Il decreto, congela fino a tutto il 2020 l'obbligo per le amministrazioni comunali non capoluogo di ricorrere a formule di aggregazione per l'acquisizione di lavori, beni e servizi oltre certe soglie. I Comuni non capoluogo,pertanto, dal momento dell'entrata in vigore del decreto-legge possono scegliere se gestire in proprio le procedure di gara per appalti di valori superiori alle soglie comunitarie, oppure continuare a fare ricorso alle centrali uniche di committenza o alle stazioni uniche appaltanti.
- 7) QUALIFICAZIONE PIù FACILE PER GLI OPERATORI ECONOMICI
Finora per dimostrare i requisiti tecnico-economici le imprese potevano attingere ai risultati ottenuti negli ultimi dieci anni. Ora questo limite, anche grazie ad una esplicita richiesta di CNA Costruzioni, viene innalzato a 15 anni. Un modo per permettere alle imprese di superare all'indietro gli anni peggiori delle crisi cominciata nel 2008, andando a pescare risultati non influenzati dal crollo produttivo causato alla crisi del settore che dura oltre dieci
anni.
- 8 ) OFFERTE ANORMALE
Da evidenziare tra le principali novità che è stato inserito l’obbligo di esclusione automatica sotto soglia per il prezzo più basso, e non più la mera facoltà (in caso di offerte maggiori di 10).
- 9) PUNTI DI INTERESSE PER LE IMPRESE NON PRESENTI NEL DISEGNO DI LEGGE APPROVATO ALLA CAMERA E SUI QUALI CONTINUA L'ATTENZIONE POLITICA DI CNA COSTRUZIONI:
a. non è stato rimosso il divieto per chi abbia partecipato alla gara di appalto di poter svolgere il ruolo di subappaltatore; la norma limita ingiustamente il mercato, obbligando spesso proprio le piccole/medie imprese locali a non partecipare alle gare confidando nel possibile subappalto 4
b. non è stata prevista la possibilità di effettivo pagamento diretto dalle stazioni appaltanti ai subappaltatori
c. non è stata recepita la nostra proposta di favorire l’articolazione in lotti delle commesse, in modo da favorire le MPMI (questa assenza è parzialmente compensata dalla sospensione dell’obbligo di rivolgersi alle centrali uniche di committenza)
d. è rimasto il tetto al 30% della componente prezzo nelle offerte economicamente più vantaggiose,mentre CNA Costruzioni auspicava un innalzamento del tetto al 50%

Entro il 14 agosto 2025 è prevista la seconda scadenza per l’iscrizione al RENTRI per:
• gli enti e le imprese produttori di rifiuti pericolosi e non pericolosi, con più di 10 e fino a 50 dipendenti,
Dalla data di iscrizione questi soggetti hanno l’obbligo di tenere i registri di carico e scarico in formato digitale e non più cartaceo.
Per il calcolo dei dipendenti ci si può rivolgere al proprio consulente del lavoro.
Il numero dei dipendenti è calcolato in base
al numero di persone, presenti nell’impresa al 31 dicembre dell’anno
precedente, che lavorano con vincoli di subordinazione in forza di un contratto
di lavoro e che percepiscono una remunerazione.
Il numero dei dipendenti è fornito al RENTRI dal Registro imprese ed è riferito
all'impresa e non alla singola unità locale.
Ai fini del calcolo dei dipendenti presenti
al 31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento, si specifica che i
dipendenti a tempo parziale e quelli stagionali rappresentano frazioni di unità
lavorative così come indicato dal DM 18 aprile 2005 del Ministero delle
attività produttive.
Per quanto concerne il titolare ed i soci si ritiene che questi debbano essere
conteggiati solo se inquadrati anch'essi come dipendenti dell'azienda, cioè a
libro paga della medesima.
La CNA è a disposizione delle aziende associate per sostenerle nell'espletamento di tutte le fasi necessarie per essere in regola.
Tel. 0746251082 - 3483997199
email: formichetti.fra@gmail.com

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha stabilito le regole che definiscono le nuove modalità di visualizzazione della Patente a Crediti.
A partire da oggi, ๐๐ ๐ฅ๐ฎ๐ ๐ฅ๐ข๐จ, con la piena operatività della piattaforma digitale, l’INL rende disponibili per ciascuna patente le informazioni necessarie alle verifiche previste dalla legge.
Nello specifico le novità introdotte:
๐๐ญ๐ญ๐๐ฌ๐ญ๐๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ ๐๐๐ฅ ๐๐๐ ๐๐ฅ๐ ๐๐๐ฉ๐ฉ๐ซ๐๐ฌ๐๐ง๐ญ๐๐ง๐ญ๐
Sarà obbligatoria solo per le nuove richieste di patente a crediti.
Per gli utenti già registrati, il sistema effettua il controllo in automatico.
L’accesso avviene tramite SPID, CIE o CNS. L’utente dovrà inserire il codice fiscale del legale rappresentante e il numero di iscrizione al Registro Imprese dell’azienda. I dati verranno validati entro 24 ore tramite UnionCamere e le Camere di Commercio.
๐๐๐ฌ๐ญ๐ข๐จ๐ง๐ ๐๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐๐๐ฅ๐๐ ๐ก๐
Dallo stesso applicativo è poi possibile conferire deleghe operative non solo per la patente a crediti ma anche per altri servizi del Ministero, a favore di: persone fisiche, persone giuridiche (es. centri servizi, associazioni di categoria). Ogni delega specificherà le funzioni attribuite al delegato.
๐๐ง๐ฌ๐๐ซ๐ข๐ฆ๐๐ง๐ญ๐จ ๐๐๐ช๐ฎ๐ข๐ฌ๐ข๐ญ๐ข ๐๐ฎ๐ฉ๐ฉ๐ฅ๐๐ฆ๐๐ง๐ญ๐๐ซ๐ข
Dopo l’attestazione del legale rappresentante, il sistema ricalcolerà automaticamente i crediti legati all’anzianità aziendale, basandosi sulla data di iscrizione alla CCIAA. Questi verranno caricati e resi subito visibili agli utenti.
Per gli altri crediti aggiuntivi, il caricamento potrà essere effettuato dal legale rappresentante o da un delegato.
Il sistema avrà 24 ore per verificare quanto inserito: in questo lasso di tempo sarà possibile modificare o eliminare i dati. Trascorso questo periodo e a seguito della certificazione, ogni eventuale correzione potrà avvenire solo tramite intervento dell’INL.
Per quanto riguarda le nuove richieste di rilascio della patente a crediti, sarà attivo il sistema aggiornato, che consente l’inserimento e il riconoscimento dei crediti aggiuntivi anche in base alla formazione e alle competenze acquisite.
๐๐ข๐ฌ๐ฎ๐๐ฅ๐ข๐ณ๐ณ๐๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ ๐๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐๐๐ญ๐๐ง๐ญ๐
La nuova funzione di visualizzazione permetterà a tutti i soggetti autorizzati, e non solo all’impresa, di consultare i dati relativi alla patente a crediti e al relativo punteggio.
L’accesso avverrà con livelli di visibilità diversificati, stabiliti in accordo con il Garante per la privacy. Questo faciliterà anche le verifiche da parte delle imprese appaltatrici sui propri fornitori .
La CNA è a disposizione delle aziende associate per sostenerle nell'espletamento di tutte le fasi necessarie per essere in regola.
Tel. 0746251082 - 3483997199





