PANDEMIA e QUESTIONI di GENERE

  • Autore: CNA Rieti
  • 14 set, 2020

Articolo: Vincenza Bufacchi-Direttrice CNA Rieti Quadro: Olio di Laura Federici Moschea ovest 50x150

La pandemia e il conseguente lockdown, hanno fatto riemergere un dibattito su un tema che, in altri tempi, si sarebbe chiamato "questione femminile".
Cosi ci si è "accorti" con stupore che sulle donne pesa ancora la maggior parte del lavoro di cura e di educazione della prole, che le donne lavorano in numero minore degli uomini, ma perdono lavoro in numero maggiore.
Ora quel che veramente stupisce in questo dibattito è lo stupore!
Ma lo stupore è anche indicatore di quanto in questi ultimi anni il problema del rapporto tra le donne e l'organizzazione sociale e, più in generale, il tema della differenza di genere e delle sue implicazioni economiche, sociali, culturali e valoriali, siano spariti dall'agenda politica e siano stati appannaggio di pochi addetti ai lavori, per lo più di addette ai lavori, economiste, filosofe, sociologhe.
Qualcuno deve aver pensato che in questi anni privi di movimenti femminili e femministi e delle loro lotte, si fosse compiuto qualche miracolo e che tutte le contraddizioni si fossero misteriosamente risolte.
Quando dico assenza di movimenti femminili e femministi penso a quella presenza organizzata e permanente che, attraverso l'elaborazione prima e l'iniziativa politica poi, poneva obiettivi e raggiungeva risultati cioè conquiste sociali, culturali, e non la caratteristica di episodicità di movimenti, pure encomiabili, come il Me Too.
In realtà in questi anni non solo nessuna nuova significativa conquista è stata fatta, ma quel che è più grave è l'arretramento culturale anche su elementari acquisizioni che sembravano ormai patrimonio condiviso si è tornati così a trattare i problemi che riguardano la presenza delle donne nella società come i problemi di una minoranza, dimenticando che le donne non sono na minoranza e che la differenza di genere è la differenza delle differenze, quella che si riproduce in qualsiasi classificazione, in qualsiasi ambito.
Non c'è bisogno di molti esempi per capire questo elementare concetto: i giovani sono, uomini e donne, i diversamente abili sono uomini e donne, qualsiasi minoranza etnica è formata da uomini e donne.
Ho citato questo esempio perché è forse il più eclatante.
Ma perché è successo tutto questo?
Credo che l'azione dei movimenti femminili e femministi e quindi anche la loro capacità di dettare l'agenda politica ai partiti e alle istituzioni, si sia esaurita nel momento in cui l'obiettivo per il quale lottare non era più chiaramente individuato nella conquista di un diritto, quale atto di riparazione di una disuguaglianza formalmente sancita dall'ordinamento giuridico.
Negli anni '70, '80 e '90 gli obiettivi dell'iniziativa politica erano chiaramente individuati, basta scorrere l'elenco delle numerosissime leggi promulgate in quegli anni, pietre miliari prima nel percorso di emancipazione delle donne e poi di valorizzazione della differenza di genere.
Questo lungo processo iniziato nel 1919 con l'abolizione della tutela maritale, si conclude nel 1996, quando viene approvata la legge sulla violenza sessuale che iscrive il reato tra quelli contro la persona e non più tra quelli contro la moralità e il buon costume.
Tra queste due date il suffragio universale del 1946 e le leggi degli anni '70, il nuovo diritto di famiglia, la legge di parità di trattamento, quella sull'interruzione di gravidanza, solo per citarne alcune perché l'elenco sarebbe lunghissimo.
Sembra che la lotta per queste conquiste abbia fiaccato le donne dei movimenti e dei partiti, forse hanno pensato che l'aver affidato all'ordinamento giuridico le conquiste, fosse sufficiente a produrre i mutamenti sociali e culturali che in parte le leggi registravano, perché già maturate nella coscienza civile, in parte promuovevano.
Cosi non è stato e, come in tutti i fenomeni che hanno a che fare con la vita, là dove non si producono passi in avanti, si producono arretramenti.
Che cosa si può o si deve fare ?
La mia idea è che per andare avanti bisogna tornare indietro e riprendere il compito dal punto in cui si era interrotto.
Bisogna tornare a elaborare, organizzare, produrre iniziative, bisogna cioè tornare all'agire politico.
Bisogna ricominciare a lottare per tutte quelle conquiste sociali che riguardano tutti, ma che impattano maggiormente sulla vita delle donne perché per lo più o esclusivamente sono loro a subire le conseguenze dei mancati mutamenti sociali.
Ma oltre a questo e forse prima di questo c'è da svolgere un compito più difficile perché bisogna organizzare azioni che abbiano come obiettivo il cambiamento dell'immaginario collettivo, cioè un cambiamento culturale e ravvisare nel mutamento perseguito un orizzonte di senso.
L'esperienza mostra che molto spesso le leggi non bastano se non si cambia l'universo simbolico.
Chi impedisce oggi alle giovani di frequentare le facoltà scientifiche? Nulla, se non stereotipi ancora largamente diffusi che prevedono ruoli maschili e femminili cristallizzati, addirittura pregiudizi sulle capacità delle donne e altre analoghe aberrazioni.
Un potente alleato di questa percezione del mondo è il linguaggio.
Fino a quando il genere femminile sarà usato per definire ciò che è riferito a una donna, non sarà possibile la costruzione di un immaginario collettivo che riconosca che il mondo è popolato da due sessi.
Fino a quando le donne non saranno nominate, non saranno! "Nomina sunt consequentia rerum" scriveva Giustiniano nelle Istituzioni, per dire che prima ci sono le cose e poi le si nomina, e conseguentemente che finché non le si nomina non ci sono.
Nessuno forse ha espresso meglio questo concetto di come abbia fatto Wittgenstein, il grande filosofo del linguaggio, quando dice: "I limiti del mio linguaggio sono i limiti del mio mondo".
Per l'uso del genere femminile nella lingua italiana ci sono anche le regole scritte da due grammatici addirittura di fine '800.
Ora ci sono le donne in tutti i mestieri e i ruoli e ci sono le regole per nominarle: le fornaie, le direttrici, le sindache, le prefette.
Perciò non possono più trovare legittimazione le espressioni "voglio essere chiamata", o "suona male", per perpetuare un uso sessista della lingua italiana.
Quanto alla prima espressione bisogna replicare che ci sono le regole e non le preferenze individuali, quanto alla seconda che ci sono tante parole che suonano male ma non per questo non le usiamo, e che, comunque, usandole perderanno questa caratteristica. Quanto dovette suonare male la parola maestra quando la si cominciò ad usare per indicare un "maestro" donna? Eppure oggi che questo lavoro si è molto femminilizzato, quasi "suona male" il maschile maestro.
Le parole declinate al femminile devono costituire il lessico della costruzione di un universo simbolico che preluda alla piena e completa espressione delle donne.
La specie umana è l'unica specie che è diventato genere e proprio questa caratteristica ha prodotto il patrimonio di bellezza fatta di scoperte scientifiche, opere artistiche, letterarie, filosofiche, musicali.
Non si è riflettuto a sufficienza sul nocumento arrecato, prima alle donne, e poi a tutto il genere umano, per aver impedito loro di sprimere compiutamente la loro appartenenza al genere umano.
Celebriamo le creazioni di tanti pittori, scultori, musicisti, poeti, filosofi, scienziati, ma un così esiguo numero di opere di pittrici, scultrici, petesse, filosofe, scienziate, perfino di Sante, da avere la immediata percezione di che cosa l'umanità abbia perso!
Quanto ancora dovrà continuare? Quanto ancora l'umanità dovrà perdere?
Queste domande interrogano innanzitutto le donne, ma non solo le donne.

Vincenza Bufacchi

Olio di Laura Federici
Moschea ovest 50x150

Autore: 7e37d554_user 10 giugno 2025
A seguito dell’innalzamento delle temperature nella stagione estiva, la Regione Lazio, con ordinanza del Presidente Francesco Rocca, ha disposto il divieto di svolgere attività lavorative in condizioni di esposizione prolungata al sole nella fascia oraria compresa tra le ore 12:30 e le ore 16:00, con efficacia dal 05 Giugno 2025 e fino al 31 agosto 2025, in presenza di temperature superiori a 35°C o comunque in condizioni di temperatura percepita superiore, come nei casi di utilizzo di materiali o macchinari che generano ulteriore calore o in ambienti non protetti dal sole. Le aziende sono tenute a valutare attentamente le condizioni microclimatiche e ad adottare tutte le misure necessarie per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori esposti a tali rischi. Si segnala che è possibile attivare l’intervento del proprio ammortizzatore sociale di settore FSBA ( per imprese artigiane non edili ) CIGO ( per imprese edili o industriali ) FIS ( per imprese del terziario ).
Autore: 7e37d554_user 5 giugno 2025

Il MiTur, pubblicato l’avviso per accedere al contributo a fondo perduto per le aziende del turismo che hanno avuto decrementi di fatturato registrati tra novembre 2023 e marzo 2024, confrontando tali dati con lo stesso periodo della stagione 2021-2022.

I beneficiari di questa misura includono gestori di impianti di risalita e innevamento artificiale, maestri e scuole di sci, noleggiatori di attrezzature, agenzie di viaggio, tour operator, stabilimenti termali, strutture ricettive e ristoranti che operano nei comuni della dorsale appenninica.

Le domande possono essere presentate dalle ore 12 dell’11 giugno 2025 fino alle ore 12 del 10 luglio.

Il bando nella provincia di Rieti, riguarda le imprese dei Comuni inclusi nei tre comprensori sciistici individuati con provvedimento della Regione Lazio:

-      Campo Stella: Leonessa, Posta, Borbona;

-      Monte Terminillo: Cantalice, Colli sul Velino, Contigliano, Greccio, Labro, Micigliano, Morro Reatino, Poggio Bustone, Rieti, Rivodutri;

-      Selvarotonda: Cittareale, Accumuli, Amatrice.

Tutti i dettagli nel testo del decreto allegato dove sono reperibili, tra gli altri, l’elenco dei beneficiari aggiornati ai nuovi codici Ateco, le modalità e termini di presentazione delle istanze e il criterio di riparto e di assegnazione del contributo.

LINK: https://irp.cdn-website.com/7e37d554/files/uploaded/175262_25_Avviso-ristori-Appennini-revUL_AS_signed.pdf

Autore: 7e37d554_user 5 giugno 2025
Da quest'anno dovranno dotarsi di un indirizzo di posta elettronica certificata personale
Con la Legge di Bilancio 2025 è arrivata una novità importante: da quest’anno tutti gli Amministratori/trici di società devono dotarsi di un indirizzo PEC personale (domicilio digitale) e comunicarlo al Registro delle Imprese.
A chi si applica l’obbligo?
A tutte le società di persone e di capitali, ad esclusione di consorzi, società consortili, reti di imprese ed enti non imprenditoriali.
Da quando scatta l’obbligo?
per le nuove società l’obbligo è già scattato dal 1° gennaio 2025 al momento della domanda di iscrizione.
per le società già esistenti il termine ultimo per mettersi in regola è il 30 giugno 2025.
L’indirizzo PEC deve essere personale?
Si. Non è possibile utilizzare la PEC della società per adempiere all’obbligo.
Ogni amministratore dovrà disporre di un proprio indirizzo di domicilio digitale, distinto da quello aziendale.
Chi non adempie all'obbligo incorre nella sanzione amministrativa pecuniaria da 103 euro a 1.032 euro,
salva la riduzione dell’importo della sanzione ad un terzo nel caso in cui la comunicazione avvengano nei trenta giorni successivi alla scadenza dei termini prescritti.
Autore: 7e37d554_user 5 giugno 2025
Da quest'anno dovranno dotarsi di un indirizzo di posta elettronica certificata personale
Con la Legge di Bilancio 2025 è arrivata una novità importante: da quest’anno tutti gli Amministratori/trici di società devono dotarsi di un indirizzo PEC personale (domicilio digitale) e comunicarlo al Registro delle Imprese.
A chi si applica l’obbligo?
A tutte le società di persone e di capitali, ad esclusione di consorzi, società consortili, reti di imprese ed enti non imprenditoriali.
Da quando scatta l’obbligo?
per le nuove società l’obbligo è già scattato dal 1° gennaio 2025 al momento della domanda di iscrizione.
per le società già esistenti il termine ultimo per mettersi in regola è il 30 giugno 2025.
L’indirizzo PEC deve essere personale?
Si. Non è possibile utilizzare la PEC della società per adempiere all’obbligo.
Ogni amministratore dovrà disporre di un proprio indirizzo di domicilio digitale, distinto da quello aziendale.
Chi non adempie all'obbligo incorre nella sanzione amministrativa pecuniaria da 103 euro a 1.032 euro,
salva la riduzione dell’importo della sanzione ad un terzo nel caso in cui la comunicazione avvengano nei trenta giorni successivi alla scadenza dei termini prescritti.

Autore: 7e37d554_user 3 giugno 2025
Il prossimo 10 giugno con inizio alle ore 14.30 il webinar, in collaborazione con il Ce.Di.SA., nel corso del quale verrà illustrato il Regolamento (UE) 2025/40 in materia di gestione degli imballaggi e dei relativi rifiuti. Il regolamento, entrato in vigore il 1° gennaio 2025, introduce una serie di obblighi specifici per le imprese del settore alimentare, con il duplice obiettivo di ridurre la quantità di rifiuti di imballaggio generati e promuovere l’uso di materiali sostenibili.

Vi ricordo che questo seminario rientra nel ciclo di talk ispirazionali “Immaginare il futuro dell’impresa agroalimentare” che vuole offrire ai nostri associati un’idea ampia delle sfide che ci attendono, ma anche degli strumenti che già abbiamo a disposizione per affrontarle al meglio.


Per partecipare occorre registrarsi al seguente link: https://marketing.cna.it/webinar-cna-agroalimentare/
Autore: 7e37d554_user 3 giugno 2025
Grazie alla CNA di Roma il corso può essere utilizzato anche da associati e associate della CNA di Rieti

Un corso di formazione di quattro moduli pratici per apprendere le ๐—ฝ๐—ผ๐˜๐—ฒ๐—ป๐˜‡๐—ถ๐—ฎ๐—น๐—ถ๐˜๐—ฎฬ€ ๐—ฑ๐—ฒ๐—น๐—น'๐—œ๐—ป๐˜๐—ฒ๐—น๐—น๐—ถ๐—ด๐—ฒ๐—ป๐˜‡๐—ฎ ๐—”๐—ฟ๐˜๐—ถ๐—ณ๐—ถ๐—ฐ๐—ถ๐—ฎ๐—น๐—ฒ e rilanciare il business della tua attività:

โœ… ๐—Ÿ’๐—”๐—•๐—– ๐——๐—˜๐—Ÿ๐—Ÿ’๐—œ๐—ก๐—ง๐—˜๐—Ÿ๐—Ÿ๐—œ๐—š๐—˜๐—ก๐—ญ๐—” ๐—”๐—ฅ๐—ง๐—œ๐—™๐—œ๐—–๐—œ๐—”๐—Ÿ๐—˜
๐Ÿ—“๏ธ 3 giugno 2025 – ore 16.30-19.30

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๐Ÿ—“๏ธ 10 giugno 2025 – ore 16.30-19.30

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๐Ÿ—“๏ธ 17 giugno 2025 – ore 16.30-19.30

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๐Ÿ—“๏ธ 24 giugno 2025 – ore 16.30-19.30

Per maggiori informazioni;
Autore: 7e37d554_user 3 giugno 2025
In considerazione dei 5 giorni di tolleranza concessi dalla legge, e dei differimenti previsti nel caso di termini coincidenti con giorni festivi, saranno considerati tempestivi i pagamenti effettuati entro lunedì 9 giugno 2025.
La scadenza non riguarda i contribuenti che sono stati riammessi alla rottamazione quater che potranno eseguire i pagamenti secondo il piano che sarà comunicato dalla Riscossione entro il 30 giugno.
Autore: 7e37d554_user 29 maggio 2025
Quest’anno il termine per la presentazione del MUD (Modello Unico di Dichiarazione Ambientale) è fissato per ๐—ฆ๐—ฎ๐—ฏ๐—ฎ๐˜๐—ผ ๐Ÿฎ๐Ÿด ๐—ด๐—ถ๐˜‚๐—ด๐—ป๐—ผ ๐Ÿฎ๐Ÿฌ๐Ÿฎ๐Ÿฑ.
Entro questa data i soggetti obbligati dovranno presentare il MUD attraverso una ๐—ฐ๐—ผ๐—บ๐˜‚๐—ป๐—ถ๐—ฐ๐—ฎ๐˜‡๐—ถ๐—ผ๐—ป๐—ฒ, nella quale indicare la ๐—พ๐˜‚๐—ฎ๐—ป๐˜๐—ถ๐˜๐—ฎ' e la ๐˜๐—ถ๐—ฝ๐—ผ๐—น๐—ผ๐—ด๐—ถ๐—ฎ di rifiuti che hanno prodotto e/o gestito nel corso dell’anno precedente.

๐—–๐—ต๐—ถ ๐—ฑ๐—ฒ๐˜ƒ๐—ฒ ๐—ฝ๐—ฟ๐—ฒ๐˜€๐—ฒ๐—ป๐˜๐—ฎ๐—ฟ๐—ฒ ๐—ถ๐—น ๐— ๐—จ๐——
Ecco le tipologie di imprese ed enti che hanno l’obbligo di compilazione ed invio del MUD.
• Imprese ed enti ๐—ฝ๐—ฟ๐—ผ๐—ฑ๐˜‚๐˜๐˜๐—ผ๐—ฟ๐—ถ ๐—ถ๐—ป๐—ถ๐˜‡๐—ถ๐—ฎ๐—น๐—ถ ๐—ฑ๐—ถ ๐—ฟ๐—ถ๐—ณ๐—ถ๐˜‚๐˜๐—ถ ๐—ฝ๐—ฒ๐—ฟ๐—ถ๐—ฐ๐—ผ๐—น๐—ผ๐˜€๐—ถ;
• Imprese ed enti che hanno ๐—ฝ๐—ถ๐˜‚' ๐—ฑ๐—ถ ๐—ฑ๐—ถ๐—ฒ๐—ฐ๐—ถ ๐—ฑ๐—ถ๐—ฝ๐—ฒ๐—ป๐—ฑ๐—ฒ๐—ป๐˜๐—ถ ๐—ฒ ๐˜€๐—ผ๐—ป๐—ผ ๐—ฝ๐—ฟ๐—ผ๐—ฑ๐˜‚๐˜๐˜๐—ผ๐—ฟ๐—ถ ๐—ถ๐—ป๐—ถ๐˜‡๐—ถ๐—ฎ๐—น๐—ถ ๐—ฑ๐—ถ ๐—ฟ๐—ถ๐—ณ๐—ถ๐˜‚๐˜๐—ถ ๐—ป๐—ผ๐—ป ๐—ฝ๐—ฒ๐—ฟ๐—ถ๐—ฐ๐—ผ๐—น๐—ผ๐˜€๐—ถ derivanti da lavorazioni industriali, da lavorazioni artigianali e da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fumi;
• Chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto dei rifiuti;
• Commercianti ed intermediari di rifiuti senza detenzione;
• Imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti;
• I Consorzi e i sistemi riconosciuti, istituiti per il recupero e riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti, ad esclusione dei Consorzi e sistemi istituiti per il recupero e riciclaggio dei rifiuti di imballaggio che sono tenuti alla compilazione della Comunicazione Imballaggi;
• I gestori del servizio pubblico di raccolta, del circuito organizzato di raccolta di cui all’articolo 183 comma 1 lettera pp) del D.lgs. 152/2006, con riferimento ai rifiuti conferitigli dai produttori di rifiuti speciali, ai sensi dell’articolo 189, comma 4, del D.lgs. 152/2006.

๐—Ÿ๐—ฎ ๐—–๐—ก๐—” ๐—ฑ๐—ถ ๐—ฅ๐—ถ๐—ฒ๐˜๐—ถ ๐—ฒ' ๐—ฎ ๐—ฑ๐—ถ๐˜€๐—ฝ๐—ผ๐˜€๐—ถ๐˜‡๐—ถ๐—ผ๐—ป๐—ฒ ๐—ฝ๐—ฒ๐—ฟ ๐˜€๐˜‚๐—ฝ๐—ฝ๐—ผ๐—ฟ๐˜๐—ฎ๐—ฟ๐—ฒ ๐—น๐—ฒ ๐—ถ๐—บ๐—ฝ๐—ฟ๐—ฒ๐˜€๐—ฒ ๐—ฝ๐—ฒ๐—ฟ ๐—น๐—ฎ ๐—ฝ๐—ฟ๐—ฒ๐˜€๐—ฒ๐—ป๐˜๐—ฎ๐˜‡๐—ถ๐—ผ๐—ป๐—ฒ ๐— ๐—จ๐——.
Tel. 0746251082
Cell. 3483997199
Email formichetti.fra@gmail.com
Autore: 7e37d554_user 22 maggio 2025
Posticipazione scadenza domande 17 Giugno.
Il MIMIT ha organizzato un nuovo webinar informativo il giorno 28 maggio alle ore 10.00.

La partecipazione è possibile previa registrazione al link:

I dettagli del bando:
Autore: 7e37d554_user 21 maggio 2025

๐ง๐ฎ๐จ๐ฏ๐ž ๐ซ๐ž๐ ๐จ๐ฅ๐ž, ๐ฌ๐œ๐š๐๐ž๐ง๐ณ๐ž ๐ž ๐ฆ๐จ๐๐ž๐ฅ๐ฅ๐จ ๐๐ข ๐œ๐จ๐ฆ๐ฎ๐ง๐ข๐œ๐š๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ž ๐Ÿ๐ŸŽ๐Ÿ๐Ÿ“

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha emanato il decreto direttoriale 15 maggio 2025 che disciplina il meccanismo di prenotazione e le modalità di invio delle comunicazioni per l'accesso al credito d'imposta per investimenti in beni strumentali materiali 4.0 effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025, ovvero fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro il 31 dicembre 2025 sia stato versato un acconto pari ad almeno il 20% dell’investimento, nel limite massimo delle risorse stanziate pari a 2,2 miliardi di euro.

Per saperne di più
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