LE POLITICHE ATTIVE del LAVORO per la CREAZIONE D'IMPRESA : LEGGI , SERVIZI , OPPORTUNITÀ
- Autore: CNA RIETI
- •
- 01 ott, 2020
La CNA ne parla con Romano Benini in diretta facebook sulla pagina Cna Rieti

Lunedì 5 Ottobre, alle ore 17, riprendiamo la felice esperienza delle
dirette facebook con persone esperte di tematiche interessanti per imprenditori
e imprenditrici o aspiranti tali.
Iniziamo la serie 2020/2021, che vedrà un
appuntamento al mese, con Romano Benini con il quale parleremo di politiche
attive del lavoro.
Le politiche attive del lavoro sono l'insieme di
leggi e servizi che promuovono l'inserimento o il reinserimento lavorativo
delle persone. Nella diretta facebook affronteremo quelle specificamente
dedicate alla creazione d'impresa.
L'incontro è dedicato quindi a giovani e meno
giovani interessati ad inserirsi nel mondo del lavoro attraverso la creazione
di una propria attività.
Quali servizi sono disponibili? Per chi? Come si accede?
Quali incentivi economici sono utilizzabili?
A queste e ad altre domande l'incontro darà
risposta grazie alla grande competenza ed esperienza di Romano Benini.
Romano Benini è docente di politiche del lavoro e di sociologia del made in
Italy presso le università “La Sapienza” di Roma e la “Link Campus University”
di Roma, della quale è professore straordinario. E’ stato consulente tecnico di
molte istituzioni, agenzie governative e servizi per il lavoro italiani. E’
consulente tecnico della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro e della CNA.
Fa parte del Comitato di sorveglianza del Fondo sociale europeo, del Comitato
nazionale per l’apprendimento permanente e dirige il master in Management delle
politiche e dei servizi per il lavoro presso la Link Campus University di Roma.
Ha pubblicato numerosi testi che raccontano la vicenda economica e politica
italiana, tra cui Saper fare (2010), Italia cortigiana (2012) e Destini e
declini (2015), oltre a Nella tela del ragno (2014) e Il fattore umano (2016), sull'impatto
delle politiche del lavoro e per il made in Italy. Ha coordinato ricerche e
programmi occupazionali in diversi paesi europei oltre che in numerose regioni
italiane. Giornalista economico, è da molti anni autore e conduttore dei
principali programmi di comunicazione televisiva sul lavoro della Rai:
Okkupati, in onda dal 1998 al 2011 e Il posto giusto in onda dal 2014 su Rai 3.


Il MiTur, pubblicato l’avviso per accedere al contributo a fondo perduto per le aziende del turismo che hanno avuto decrementi di fatturato registrati tra novembre 2023 e marzo 2024, confrontando tali dati con lo stesso periodo della stagione 2021-2022.
I beneficiari di questa misura includono gestori di impianti di risalita e innevamento artificiale, maestri e scuole di sci, noleggiatori di attrezzature, agenzie di viaggio, tour operator, stabilimenti termali, strutture ricettive e ristoranti che operano nei comuni della dorsale appenninica.
Le domande possono essere presentate dalle ore 12 dell’11 giugno 2025 fino alle ore 12 del 10 luglio.
Il bando nella provincia di Rieti, riguarda le imprese dei Comuni inclusi nei tre comprensori sciistici individuati con provvedimento della Regione Lazio:
- Campo Stella: Leonessa, Posta, Borbona;
- Monte Terminillo: Cantalice, Colli sul Velino, Contigliano, Greccio, Labro, Micigliano, Morro Reatino, Poggio Bustone, Rieti, Rivodutri;
- Selvarotonda: Cittareale, Accumuli, Amatrice.
Tutti i dettagli nel testo del decreto allegato dove sono reperibili, tra gli altri, l’elenco dei beneficiari aggiornati ai nuovi codici Ateco, le modalità e termini di presentazione delle istanze e il criterio di riparto e di assegnazione del contributo.







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Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha emanato il decreto direttoriale 15 maggio 2025 che disciplina il meccanismo di prenotazione e le modalità di invio delle comunicazioni per l'accesso al credito d'imposta per investimenti in beni strumentali materiali 4.0 effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025, ovvero fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro il 31 dicembre 2025 sia stato versato un acconto pari ad almeno il 20% dell’investimento, nel limite massimo delle risorse stanziate pari a 2,2 miliardi di euro.