DISPOSITIVI DI SICUREZZA: TUTTE LE MODALITÀ E LE PERCENTUALI DI RIMBORSO

SI COMINCIA alle ore 9 di domani, lunedì 11 Maggio, con il primo step del bando INVITALIA che consentirà, a chi riuscirà ad effettuare la prenotazione sulla piattaforma, disponibile sul sito di INVITALIA, il rimborso del 100% della spesa.

(Lo stanziamento di 50milioni di euro non consentirà l'accoglimento di tutte le prenotazioni, consigliamo perciò di essere pronti alle 9 in punto per l'inserimento dei pochissimi dati richiesti sulla piattaforma:
https://prenotazione.dpi.invitalia.it/)
La aziende che riusciranno a prenotare li rimborso dovranno inviare successivamente (26 Maggio) la domanda.
L’importo massimo rimborsabile è di 500 euro per ciascun addetto dell’impresa richiedente fino ad un massimo di 150mila euro, 500 euro è anche l'importo minimo della spesa per accedere al bando.
I dispositivi ammessi a rimborso sono:
mascherine filtranti, chirurgiche, FFP1, FFP2 e FFP3; guanti in lattice, in vinile e in nitrile; dispositivi per protezione oculare; indumenti di protezione quali tute e/o camici; calzari e/o sovrascarpe; cuffie e/o copricapi; dispositivi per la rilevazione della temperatura corporea; detergenti e soluzioni disinfettanti/antisettici.

BISOGNERÀ ANCORA ATTENDERE il decreto attuativo delle MISE e del MIS per richiedere il “credito di imposta per le spese di sanificazione e per l’acquisto di dispositivi di protezione nei luoghi di lavoro” che potrà essere richiesto da tutti i soggetti che esercitano attività d’impresa, arte o professione.
Il credito d'imposta concedibile è del 50% della spesa sostenuta per l'acquisto di dispositivi e di servizi di sanificazione, fino al 31 dicembre 2020, entro un limite di spesa di 20mila euro per ciascun beneficiario. Non è fissato alcun limite minimo per accedere al beneficio. Il credito di imposta potrà essere utilizzato in compensazione mediante il modello F24.

INFINE anche i privati potranno usufruire di una detrazione del 19% delle spese sostenute per l’acquisto di mascherine protettive
Per l’individuazione delle spese sanitarie detraibili l'Agenzia Entrate evidenzia che occorre fare riferimento all’apposito elenco del sistema «Banca dati dei 41 dispositivi medici» pubblicato sul sito del Ministero della Salute al seguente link http://www.salute.gov.it/interro…/RicercaDispositiviServlet…
Ciò in quanto occorre verificare se la singola tipologia di «mascherina protettiva» rientri fra i dispositivi medici individuati come tali, tenuto conto che, nell’attuale situazione emergenziale, potrebbero essere immessi in commercio anche prodotti non aventi le caratteristiche per rientrare nella categoria di dispositivo medico come definito dal Ministero.Per fruire della detrazione è necessario che, dalla certificazione fiscale (scontrino o fattura), risulti chiaramente la descrizione del prodotto acquistato ed del soggetto che sostiene la spesa, non potendo essere considerati validi i documenti fiscali che riportino semplicemente l’indicazione «dispositivo medico».
Le spese sono detraibili anche se i dispositivi non sono acquistati in farmacia, sempreché risultino soddisfatte le condizioni in precedenza indicate.