DECRETO SEMPLIFICAZIONI: DIGITALIZZAZIONE, APPALTI, APPALTI INTEGRATI, SUBAPPALTO, LAVORO, ECC.
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- 03 giu, 2021

Le più importanti linee di intervento.
DIGITALIZZAZIONE
Trovano un posto di primo piano nel decreto-legge le misure per la
digitalizzazione dei servizi della pubblica amministrazione, delle
infrastrutture e del mercato.
°Divario digitale
Si favorisce il sistema delle deleghe da parte di soggetti titolari di identità digitale (SpiD).
Nel dettaglio il decreto-legge istituisce il sistema di gestione
deleghe, SGD, che consentirà a chiunque di delegare l’accesso a uno o
più servizi a un soggetto titolare dell’identità digitale °Spid.
Si
intende sopperire così al fatto che non tutti hanno l’identità digitale
per interagire on line con i servizi informativi ed operativi delle
pubbliche amministrazioni.
Inoltre, il sistema delle banche dati e
dello scambio di informazioni tra le pubbliche amministrazioni è
ampliato allo scopo di favorire interconnessione e semplificazioni
burocratiche.
°Fibra ottica e reti
Il decreto legge semplifica
il procedimento di autorizzazione per l’installazione di infrastrutture
di comunicazione elettronica e si agevola l’infrastrutturazione digitale
degli immobili con reti in fibra ottica.
SEMPLIFICAZIONI
Le
semplificazioni riguardano sia aspetti generali del procedimento
amministrativo (in primis legge 241/1990) sia aspetti specifici e
settoriali, soprattutto in relazione alla realizzazione del piano
nazionale di ripresa e resilienza.
°Procedimento amministrativo
Il decreto-legge vuole dare un taglio alla inerzia amministrativa, in
primo luogo rendendo effettivo l’intervento sostitutivo del funzionario
lento: si prevede che la pratica sia effettivamente concluso in un tempo
massimo pari a una volta e mezzo la durata ordinaria.
Inoltre si
prevede la documentazione, anche con una autodichiarazione, del
conseguimento di una autorizzazione, licenza o simili mediante il
meccanismo del silenzio assenso.
Per l’annullamento di ufficio di
provvedimenti amministrativi (cosiddetta autotutela) ed a salvaguardia
della aspettativa di cittadini e imprese si riduce a 12 mesi il termine,
decorso il quale non si può procedere con detta autotutela.
APPALTI
Sono molti gli istituti del codice dei contratti pubblici su cui si concentra l’intervento del decreto legge in esame.
°Affidamento diretto
Fino al 30 giugno 2023 si alza la soglia per la possibilità di affidamento diretto.
Questa forma di affidamento diretto diventa agibile per servizi e
forniture, compresi i servizi di ingegneria e architettura e l'attività
di progettazione, di importo inferiore a 139.000 euro (contro gli
attuali 75 mila).
In tali casi la stazione appaltante potrà
procedere all’affidamento diretto, anche senza consultazione di più
operatori economici, fermo restando il rispetto dei principi generali di
buon andamento e trasparenza.
Medesimo intervento è attuato per il ricorso alla procedura negoziata senza bando.
SUBAPPALTO
Sul subappalto si prevede una manovra in due tempi.
Dalla data di entrata in vigore del decreto e fino al 31 ottobre 2021,
in deroga alle norme in vigore che prevedono un limite del 30 per cento,
il subappalto non può superare la quota del 50 per cento dell’importo
complessivo del contratto di lavori, servizi o forniture.
Sono
comunque vietate l’integrale cessione del contratto di appalto e
l’affidamento a terzi della integrale esecuzione delle prestazioni o
lavorazioni che ne sono oggetto, così come l’esecuzione prevalente delle
lavorazioni ad alta intensità di manodopera.
Infine, il
subappaltatore deve garantire gli stessi standard qualitativi e
prestazionali previsti nel contratto di appalto e riconoscere ai
lavoratori un trattamento economico e normativo non inferiore a quello
che avrebbe garantito il contraente principale, inclusa l’applicazione
degli stessi contratti collettivi nazionali di lavoro.
La seconda
fase inizia dal 1° novembre 2021: verrà rimosso ogni limite quantitativo
al subappalto, ma le stazioni appaltanti indicheranno nei documenti di
gara le prestazioni o lavorazioni che devono essere eseguite
obbligatoriamente a cura dell’aggiudicatario in ragione della loro
specificità.
Inoltre, le stesse dovranno indicare le opere per le
quali è necessario rafforzare il controllo delle attività di cantiere e
dei luoghi di lavoro e garantire una più intensa tutela delle condizioni
di lavoro e della salute e sicurezza dei lavoratori e prevenire il
rischio di infiltrazioni criminali, a meno che i subappaltatori siano
iscritti nelle white list o nell’anagrafe antimafia.
Si prescrive
che il contraente principale e il subappaltatore sono responsabili in
solido nei confronti della stazione appaltante.
DIBATTITO PUBBLICO
Il secondo istituto modificato è il cosiddetto “dibattito pubblico”: il
decreto-legge rafforza questo strumento e le attività della Commissione
istituita presso il Ministero delle infrastrutture e della mobilità
sostenibili per il confronto con la società civile e gli enti
territoriali.
APPALTI INTEGRATI
Un terzo filone di novità
interessa l’appalto integrato in relazione agli interventi del PNRR: è
previsto un unico affidamento per la progettazione e l’esecuzione
dell’opera sulla base del progetto di fattibilità tecnico-economica.
L’aggiudicazione avverrà sulla base del criterio dell’offerta
economicamente più vantaggiosa, che tiene conto anche degli aspetti
qualitativi oltre che economici.
TRASPARENZA e PUBBLICITÀ
Sarà aperto e tenuto dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) il fascicolo virtuale di ogni operatore economico.
Nel dettaglio la banca dati degli operatori economici è accorpata alla
Banca dati dei contratti pubblici e verrà gestita da ANAC.
All’interno della nuova banca dati, verrà istituito il fascicolo
virtuale dell’operatore economico, nel quale saranno conservati tutti i
dati e le informazioni necessarie ai fini della partecipazione alle
procedure di gara, rendendo in tal modo più semplice le attività di
verifica e controllo da parte delle stazioni appaltanti.
Presso
l’Anac si concentreranno, facendo ricorso a piattaforme informatiche
interoperabili, tutte le informazioni relative alla programmazione, alla
scelta del contraente, all’aggiudicazione ed esecuzione delle opere.
Le commissioni giudicatrici effettueranno la propria attività
utilizzando, di norma, le piattaforme e gli strumenti informatici.
Le stazioni appaltanti dovranno avere requisiti di qualità in termini di
esperienza pregressa documentata, personale qualificato e
strumentazione tecnica adeguata.
Al riguardo si aggiunge, in attesa
di una compiuta razionalizzazione, riduzione e qualificazione delle
stazioni appaltanti, il divieto ai Comuni non capoluogo di affidare
appalti per interventi del PNRR, dovendo ricorrere alle Unioni di
Comuni, Consorzi, Città metropolitane, Province e Comuni capoluogo.
VALUTAZIONE di IMPATTO AMBIENTALE (VIA)
Il decreto-legge riduce i tempi per la valutazione di impatto
ambientale dei progetti che rientrano nel PNRR, di quelli finanziati dal
fondo complementare e dei progetti attuativi del Piano nazionale
integrato per l’energia e il clima (PNIEC).
La durata massima della procedura sarà di 130 giorni.
In parallelo viene istituita una apposita commissione tecnica per la
VIA, composta da un massimo di 40 persone nominate con decreto del
Ministro.
Lavoreranno a tempo pieno in modo da garantire efficienza e capacità produttiva.
Peraltro, per scongiurare lungaggini, si prevede l’esercizio di un
potere sostitutivo nel caso di inerzia della commissione, oltre che dei
dirigenti del Ministero della transizione ecologica e del Ministero
della cultura.
Infine, per la tutela dei beni culturali e
paesaggistici interessati dagli interventi previsti nel PNRR è istituita
presso il ministero della Cultura una Soprintendenza speciale.
FONTI RINNOVABILI
L’obiettivo è decarbonizzazione.
Lo strumento è la semplificazione delle procedure autorizzative che
riguardano la produzione di energia da fonti rinnovabili, la
installazione di infrastrutture energetiche, impianti di produzione e
accumulo di energia elettrica e, inoltre, la bonifica dei siti
contaminati e il repowering degli impianti esistenti.
°Opere di impatto rilevante
Per le opere di impatto rilevante è dispiegato un ventaglio di interventi.
I progetti coinvolti sono: l’alta velocità ferroviaria sulla tratta
Salerno-Reggio Calabria, l’alta velocità/alta capacità sulla
Palermo-Catania-Messina, il potenziamento della linea Verona-Brennero,
la diga foranea di Genova, la diga di Campolattaro a Benevento, la messa
in sicurezza e l’ammodernamento del sistema idrico del Peschiera nel
Lazio e il potenziamento delle infrastrutture del porto di Trieste.
In base al decreto-legge tutti i pareri e le autorizzazioni richiesti
(Conferenza dei servizi, valutazione di impatto ambientale, verifica
archeologica, dibattito pubblico) verranno acquisiti sullo stesso
livello progettuale, cioè sul progetto di fattibilità tecnico-economica
per il quale il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici definirà i
contenuti essenziali.
Un Comitato speciale all’interno del Consiglio
Superiore dei Lavori Pubblici indicherà le eventuali modifiche o
integrazioni al progetto di fattibilità tecnico-economica che dovessero
essere necessarie per rispettare le indicazioni contenute nei pareri e
le autorizzazioni.
°Premi e penali
Il decreto prescrive
disposizioni premianti e penali per assistere l’esecuzione dei contratti
pubblici finanziati con le risorse previste dal PNRR e dal Fondo
complementare.
Ci sono “premi di accelerazione” per ogni giorno di anticipo sul termine contrattuale.
Ci sono, tuttavia, anche penali dovute al ritardato adempimento,
comprese tra lo 0,6 per mille e l’1 per mille al giorno e da determinare
in relazione all’entità delle conseguenze legate al ritardo, con un
massimo del 20 per cento dell’ammontare stesso.
LAVORO
Il
decreto-legge prevede un sistema di benefici per favorire l’inserimento
al lavoro di donne e giovani in relazione alle attività comprese nelle
opere del PNRR.
Nei bandi di gara saranno riconosciuti punteggi
aggiuntivi per le aziende che utilizzano strumenti di conciliazione
vita-lavoro, che si impegnino ad assumere donne e giovani sotto i 35
anni, che nell’ultimo triennio abbiano rispettato i principi di parità
di genere e adottato misure per promuovere pari opportunità per i
giovani e le donne nelle assunzioni, nei livelli retributivi e degli
incarichi apicali.
Salve motivate ragioni, le stazioni appaltanti
devono includere nel bando l’obbligo del partecipante alla gara di
riservare a giovani e donne una quota delle assunzioni necessarie per
eseguire il contratto.
Tra i criteri per partecipare alle gare vi è
anche l’impegno a presentare la rendicontazione non finanziaria sulla
sostenibilità sociale e ambientale dei processi produttivi.
Le
aziende, anche di piccole dimensioni (sopra i 15 dipendenti) che
partecipano alle gare per le opere del PNRR affidatarie dei contratti
avranno l’obbligo di presentare un rapporto sulla situazione del
personale in riferimento all’inclusione delle donne nelle attività e nei
processi aziendali.
In caso di violazione dell’obbligo, è prevista
l’applicazione di penali e l’impossibilità di partecipare per 12 mesi a
ulteriori procedure.


Tel. 0746251082

clienti o, ancora, ai requisiti richiesti dai bandi per la partecipazione a gare d'appalto o a bandi per ottenere incentivi.
Alcuni esempi di certificazioni:
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