LA STORIA DI...CRISTAL FASHION SRL
- Autore: CNA Rieti
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- 01 mar, 2019
LA STORIA DI... STEFANIA E EMANUELA

Questa che state per leggere è la storia di due donne straordinarie, Stefania e Emanuela, sorelle, caratteri complementari, più schivo quello dell'una, più estroverso quello dell'altra, che nel tempo hanno dato vita, a Passocorese, ad una sartoria modello, dove oggi tante donne tagliano, cuciono, rifiniscono, stirano, confezionano capi impeccabili destinati a clienti come Cavalli, Ferrè, Versace, Ungaro, Ugo Boss, High, Burberry, Loewe, Cucinelli, Dolce&Gabbana, solo per citarne alcuni.
Ma ancora più incredibile di quel che hanno fatto, è il come lo hanno fatto!
La voce narrante è quella di Emanuela che racconta, accanto a Stefania che annuisce, precisa, puntualizza, ma entrambe appassionate, entrambe sincere, senza infingimenti, senza edulcorare gioie e dolori, successi e difficoltà, senza nascondere sorrisi e lacrime che ogni tanto velano i loro occhi.
A quattordici anni Emanuela e Stefania vanno a lavorare in una tante camicerie della zona; cinque anni dopo aprono un loro laboratorio, ma sono tanto giovani e inesperte che dopo due anni decidono di chiuderlo.
Comincia un lungo periodo nel quale si dedicano alla vita privata, si sposano, nascono i figli: un periodo felice ma anche funestato da un lutto che le segna profondamente.
Loro sono molto legate e vorrebbero tornare a fare qualcosa insieme, vorrebbero, insomma, riprovarci. Così cominciano a prendere in considerazione l'idea di aprire una nuova attività. Ma quale? Le idee sono le più diverse: un negozio di formaggi, una pasticceria o un negozio di pasta all'uovo!
Ma in fondo perchè non tornare a qualcosa di simile al primo lavoro?
Detto fatto! È il 1997.
Affittano un locale, "un'ex stalla", la imbiancano, "ma non riescono a cancellarne totalmente le sembianze", ci fanno l'impianto elettrico, e, "con l'aiuto dei genitori e dei mariti", comprano tre macchine da cucire. Il "laboratorio" è pronto, non resta che cercare i clienti! Individuano il primo e, mentre si accingono ad incontrarlo, "Stefania piangeva", racconta Emanuela ridendo, perchè lei era decisa a millantare e sua sorella era preoccupata!
Il direttore dell'azienda le riceve e chiede loro quale esperienza avessero, come fosse il laboratorio e con quale capacità produttiva, e loro, "che non sanno nemmeno cucire", raccontano che hanno un laboratorio con sei dipendenti, un mezzo per le consegne, inesistente, "momentaneamente dal meccanico" - dicono- e tutta una serie di "bugie" così convincenti che si portano via 446 gonne da cucire. "Era mercoledì", ricordano, e la consegna era richiesta per il venerdì successivo.
In un momento di ritorno alla realtà capiscono che è impossibile, ma ancora una volta non si perdono d'animo e chiedono, "perchè vogliono fare davvero bella figura", di fare la consegna il lunedì successivo. Proroga accordata, tornano al laboratorio.
Tra le macchine appena acquistate c'è una "lineare", non sanno come funziona e così aprono il libretto delle istruzioni e cercano di imparare in fretta. "Nostra madre", raccontano, "piangeva, perchè ci vedeva disperate" alle prese con così tanti capi.
Cercano aiuto, lavorano "quattro giorni e quattro notti", il lunedì si fanno prestare un furgone e consegnano il lavoro.
Un successo coronato dalle parole del direttore che dice loro: "Ora fate parte della nostra struttura", ma anche: "Verrò a vedere il vostro laboratorio"!
Ma tutto era ormai cominciato, da lì un passo dietro l'altro, da un ex stalla ad un ex pescheria, una macchina in più, una lavoratrice in più, fino al laboratorio di oggi e all'organizzazione di oggi.
Ci raccontano, sempre tra risate e lacrime, tanti altri episodi. Ci vorrebbe un libro per raccontarli tutti, ma ora non resta che lo spazio per citare anche le tante persone che con loro condividono questa avventura e contribuiscono con il loro lavoro al grande valore di questa azienda: Vania, Gabriella, Simona F., Angela, Onesta, Simona D., Mihaela, Marilena, Alessandra, Carmen, Rita, Roberta, Valentina.
E chiosare che se per realizzare un sogno serve anche dire bugie, perchè no!?
Basta solo saperle raccontare!
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#lastoriadicnarieti









Il MiTur, pubblicato l’avviso per accedere al contributo a fondo perduto per le aziende del turismo che hanno avuto decrementi di fatturato registrati tra novembre 2023 e marzo 2024, confrontando tali dati con lo stesso periodo della stagione 2021-2022.
I beneficiari di questa misura includono gestori di impianti di risalita e innevamento artificiale, maestri e scuole di sci, noleggiatori di attrezzature, agenzie di viaggio, tour operator, stabilimenti termali, strutture ricettive e ristoranti che operano nei comuni della dorsale appenninica.
Le domande possono essere presentate dalle ore 12 dell’11 giugno 2025 fino alle ore 12 del 10 luglio.
Il bando nella provincia di Rieti, riguarda le imprese dei Comuni inclusi nei tre comprensori sciistici individuati con provvedimento della Regione Lazio:
- Campo Stella: Leonessa, Posta, Borbona;
- Monte Terminillo: Cantalice, Colli sul Velino, Contigliano, Greccio, Labro, Micigliano, Morro Reatino, Poggio Bustone, Rieti, Rivodutri;
- Selvarotonda: Cittareale, Accumuli, Amatrice.
Tutti i dettagli nel testo del decreto allegato dove sono reperibili, tra gli altri, l’elenco dei beneficiari aggiornati ai nuovi codici Ateco, le modalità e termini di presentazione delle istanze e il criterio di riparto e di assegnazione del contributo.







𝐧𝐮𝐨𝐯𝐞 𝐫𝐞𝐠𝐨𝐥𝐞, 𝐬𝐜𝐚𝐝𝐞𝐧𝐳𝐞 𝐞 𝐦𝐨𝐝𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝟐𝟎𝟐𝟓
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha emanato il decreto direttoriale 15 maggio 2025 che disciplina il meccanismo di prenotazione e le modalità di invio delle comunicazioni per l'accesso al credito d'imposta per investimenti in beni strumentali materiali 4.0 effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025, ovvero fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro il 31 dicembre 2025 sia stato versato un acconto pari ad almeno il 20% dell’investimento, nel limite massimo delle risorse stanziate pari a 2,2 miliardi di euro.