CREDITO D’IMPOSTA SISMAGRAZIE AL PNRR RECUPERATO, QUASI FUORI TEMPO MASSIMO, IL CREDITO D’IMPOSTA SISMA
- Autore: Cliente
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- 17 dic, 2021

Il credito d’imposta sisma per gli investimenti in attrezzature, macchinati e impianti, sostenuti dalle imprese nell’area del cratere, prorogato con il decreto “Sostegni bis”, era rimasto inapplicabile in attesa della proroga dell’autorizzazione europea.
Oggi c’è una novità sostanziale che non è ancora la soluzione del problema ma un passo decisivo.
La Commissione Bilancio della Camera ha concluso l’esame per la conversione in legge del decreto 152/21 sull’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Il testo contiene l’articolo 43-ter che recita: «Modifica all’articolo 18-quater del decreto legge 9 febbraio 2017, n. 8, in materia di credito d’imposta per investimenti nelle regioni colpite dagli eventi sismici del 2016 e del 2017.
1. Al comma 3 dell’articolo 18-quater del decreto-legge 9 febbraio 2017, n. 8, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 aprile 2017, n. 45, è aggiunto, infine, il seguente periodo: « A decorrere dal 1° gennaio 2021 e fino al 31 dicembre 2021, il credito d’imposta di cui al comma 1 si applica nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalla comunicazione della Commissione europea C (2020) 1863 final, del 19 marzo 2020, recante “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19”».
In sostanza, mentre il “Sostegni bis” condizionava l’incentivo all’autorizzazione da parte della Commissione Europea, la legge di attuazione del PNRR ne dispone l’immediata esecutività.
Nei prossimi giorni, prima l’Assemblea della Camera dei Deputati e poi il Senato approveranno la conversione in legge del decreto 152/21 e subito dopo potranno essere presentate le domande sul software di compilazione dell’Agenzia delle Entrate (CIM 17).
Tutto questo vale per gli investimenti fatti nel 2021.
La CNA in tutte le sedi sta richiedendo la proroga, perchè molte aziende, anche in ragione della dimensione degli investimenti, non potranno realizzarli nei pochissimi giorni che mancano alla fine del 2021. Ricordiamo che per la legislazione vigente un investimento si intende realizzato quando il bene, oggetto dello stesso, è stato consegnato o realizzato, collaudato e pagato.
Per queste ragioni l’ulteriore proroga al 2022 è considerata da tutti indispensabile.


Il MiTur, pubblicato l’avviso per accedere al contributo a fondo perduto per le aziende del turismo che hanno avuto decrementi di fatturato registrati tra novembre 2023 e marzo 2024, confrontando tali dati con lo stesso periodo della stagione 2021-2022.
I beneficiari di questa misura includono gestori di impianti di risalita e innevamento artificiale, maestri e scuole di sci, noleggiatori di attrezzature, agenzie di viaggio, tour operator, stabilimenti termali, strutture ricettive e ristoranti che operano nei comuni della dorsale appenninica.
Le domande possono essere presentate dalle ore 12 dell’11 giugno 2025 fino alle ore 12 del 10 luglio.
Il bando nella provincia di Rieti, riguarda le imprese dei Comuni inclusi nei tre comprensori sciistici individuati con provvedimento della Regione Lazio:
- Campo Stella: Leonessa, Posta, Borbona;
- Monte Terminillo: Cantalice, Colli sul Velino, Contigliano, Greccio, Labro, Micigliano, Morro Reatino, Poggio Bustone, Rieti, Rivodutri;
- Selvarotonda: Cittareale, Accumuli, Amatrice.
Tutti i dettagli nel testo del decreto allegato dove sono reperibili, tra gli altri, l’elenco dei beneficiari aggiornati ai nuovi codici Ateco, le modalità e termini di presentazione delle istanze e il criterio di riparto e di assegnazione del contributo.







𝐧𝐮𝐨𝐯𝐞 𝐫𝐞𝐠𝐨𝐥𝐞, 𝐬𝐜𝐚𝐝𝐞𝐧𝐳𝐞 𝐞 𝐦𝐨𝐝𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝟐𝟎𝟐𝟓
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha emanato il decreto direttoriale 15 maggio 2025 che disciplina il meccanismo di prenotazione e le modalità di invio delle comunicazioni per l'accesso al credito d'imposta per investimenti in beni strumentali materiali 4.0 effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025, ovvero fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro il 31 dicembre 2025 sia stato versato un acconto pari ad almeno il 20% dell’investimento, nel limite massimo delle risorse stanziate pari a 2,2 miliardi di euro.