COSTI DI BANCOMAT E CARTE DI CREDITO
- Autore: 7e37d554_user
- •
- 14 dic, 2022

CREDITO D’IMPOSTA DEL 30% SULLE COMMISSIONI
PROPOSTA IN DISCUSSIONE
Quanto costano alle aziende le commissioni?
Altroconsumo basandosi sui principali acquirer italiani (le società che gestiscono i Pos) e sulle informazioni indicate nei foglietti informativi ha rilevato che se una persona paga con il bancomat la colazione al bar (4,50 euro), il negoziante può lasciare alla banca in commissioni anche fino a 50 centesimi, più del 10% della cifra incassata. Una cena da 90 euro pagata con carta di credito può costare al ristorante quasi 4 euro di commissioni. Ma questa è solo la punta dell’iceberg perché alle commissioni sul singolo pagamento si aggiungono le diverse centinaia di euro versate ogni anno per la gestione e la locazione del Pos.
IL CREDITO D'IMPOSTA PER LE COMMISSIONI
Nel decreto fiscale DL 124/2019 è previsto, per i pagamenti effettuati in modalità digitale a partire dal 1° luglio 2020, un credito d'imposta del 30% sulle spese pagate dagli esercenti per accettare pagamenti con carte, bancomat e altre modalità di pagamento digitale (ad esempio le app); una disposizione che vale solo per gli esercenti che fatturano meno di 400 mila euro l'anno. Ma su cosa si applica il credito d’imposta? Chi ne ha diritto e come funziona nel dettaglio?
Rientrano nella definizione di commissione su cui si può beneficiare del credito di imposta sia le commissioni pagate dall’esercente su ogni transazione, sia i costi fissi ad esempio i costi di gestione e locazione del Pos.
Sono ricomprese le spese sostenute dagli esercenti per tutti i pagamenti digitali fatti da consumatori, quindi non solo con le tradizionali carte di credito, di debito e prepagate ma anche le spese di sistemi alternativi come ad esempio Satispay e simili.
Vale per tutti gli esercenti, artigiani e professionisti, sia per pagamenti online che fisici avvenuti dal 1 luglio 2020 in avanti, purché gli esercenti, nel corso dell’anno d’imposta precedente, abbiano conseguito ricavi e compensi per un importo non superiore a 400.000 euro.
Gli esercenti utilizzatori del credito di imposta sono tenuti a conservare la documentazione relativa alle commissioni addebitate per le transazioni effettuate con strumenti elettronici di pagamento. Tale documentazione deve essere messa a disposizione, su richiesta, degli organi dell'amministrazione finanziaria, e conservata per un periodo di 10 anni dall’anno in cui il credito è stato utilizzato.
Il credito d'imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione rispetto alle tasse da pagare, a decorrere dal mese successivo a quello della spesa sostenuta e deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta di maturazione del credito e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi d'imposta successivi fino a quello nel quale se ne conclude l'utilizzo.
L’Agenzia delle Entrate ha emanato il 29 aprile 2020 un suo provvedimento che regolamenta il funzionamento del credito di imposta del 30% previsto dall’articolo 22 comma 6 del decreto fiscale del 2019; in particolar modo disciplina le comunicazioni obbligatorie che banche ed istituti di pagamento devono inviare all’Agenzia dell’Entrate ai fini del credito di imposta da riconoscere agli esercenti che hanno con loro una convenzione per accettare pagamenti digitali. Le comunicazioni devono essere fatte entro il 20 del mese successivo a quello in cui sono stati effettuati i pagamenti digitali da un consumatore. Banca d’Italia con un provvedimento del 21 aprile 2020 ha inoltre regolamentato le comunicazioni che banche e istituti di pagamento devono inviare periodicamente agli esercenti sulle commissioni pagate affinché sappiano quale credito d’imposta spetti loro. Le comunicazioni devono essere inviate entro il 20 del mese successivo a quello in cui sono state effettuate dai consumatori le spese pagate in modalità digitale.
Che fare allora?
La soluzione potrebbe essere di azzerare le commissioni di incasso per i pagamenti inferiori ai 10 euro. In questo modo si favorirebbe l’accettazione dei pagamenti digitali dando una scossa al mercato. D’altra parte, l’esperienza di app di pagamento come Satispay dimostra che con commissioni basse (nessuna sotto i 10 euro e una fissa di 20 centesimi sul resto) ed eliminando il costo fisso del Pos, molte attività si avvicinano ai pagamenti digitali.
Qualche piccolo segnale da questo punto di vista si vede anche nelle banche tradizionali ma si tratta di iniziative a tempo niente di strutturale. Per esempio, Intesa San Paolo prevede fino al 31 dicembre 2023 la gratuità di pos e commissioni di incasso per pagamenti entro i 15 euro per i nuovi clienti della banca. E lo tesso fa Unicredit fino a fine 2022 per i nuovi clienti per i pagamenti entro i 10 euro.
Per tutti gli altri invece le commissioni restano significative.
Il problema è all'attenzione del governo e del parlamento e per risolvere almeno parzialmente il problema la legge di bilancio in discussione in questi giorni, prevede la individuazione di una soglia, probabilmente 40 euro, entro la quale l"esercente può non accettare il pagamento con sistemi elettronici.

La misura prevede l'erogazione di un contributo in denaro a sostegno dell'acquisto di veicoli commerciali pesanti ad elevata sostenibilità ambientale.
A chi si rivolge
L'incentivo si rivolge alle imprese italiane iscritte all'Albo ed al REN che effettuano attività di autotrasporto di merci per conto di terzi.
Cosa prevede
Prevede il riconoscimento di un contributo in denaro a sostegno dell'acquisto di veicoli ad elevata sostenibilità ambientale (elettrici, ibridi, alimentati a GNL, a LNG).
Il contributo è fissato in una somma fissa prestabilita, determinata sulla base della tipologia del veicolo e della massa complessiva dello stesso.
Sono previsti incrementi del contributo se l'acquisto è contestuale alla rottamazione di un veicolo obsoleto.
Per saperne di più : https://search.app/MZSdcrpaQDMFExGQ9

Quest’anno il termine per la presentazione del MUD (Modello Unico di Dichiarazione Ambientale) è fissato per ๐ฆ๐ฎ๐ฏ๐ฎ๐๐ผ ๐ฎ๐ด ๐ด๐ถ๐๐ด๐ป๐ผ ๐ฎ๐ฌ๐ฎ๐ฑ.
Entro questa data i soggetti obbligati dovranno presentare il MUD attraverso una ๐ฐ๐ผ๐บ๐๐ป๐ถ๐ฐ๐ฎ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ, nella quale indicare la ๐พ๐๐ฎ๐ป๐๐ถ๐๐ฎ' e la ๐๐ถ๐ฝ๐ผ๐น๐ผ๐ด๐ถ๐ฎ di rifiuti che hanno prodotto e/o gestito nel corso dell’anno precedente.
๐๐ต๐ถ ๐ฑ๐ฒ๐๐ฒ ๐ฝ๐ฟ๐ฒ๐๐ฒ๐ป๐๐ฎ๐ฟ๐ฒ ๐ถ๐น ๐ ๐จ๐
Ecco le tipologie di imprese ed enti che hanno l’obbligo di compilazione ed invio del MUD.
•
Imprese ed enti ๐ฝ๐ฟ๐ผ๐ฑ๐๐๐๐ผ๐ฟ๐ถ ๐ถ๐ป๐ถ๐๐ถ๐ฎ๐น๐ถ ๐ฑ๐ถ ๐ฟ๐ถ๐ณ๐ถ๐๐๐ถ ๐ฝ๐ฒ๐ฟ๐ถ๐ฐ๐ผ๐น๐ผ๐๐ถ;
•
Imprese ed enti che hanno ๐ฝ๐ถ๐' ๐ฑ๐ถ ๐ฑ๐ถ๐ฒ๐ฐ๐ถ ๐ฑ๐ถ๐ฝ๐ฒ๐ป๐ฑ๐ฒ๐ป๐๐ถ ๐ฒ ๐๐ผ๐ป๐ผ ๐ฝ๐ฟ๐ผ๐ฑ๐๐๐๐ผ๐ฟ๐ถ ๐ถ๐ป๐ถ๐๐ถ๐ฎ๐น๐ถ ๐ฑ๐ถ ๐ฟ๐ถ๐ณ๐ถ๐๐๐ถ ๐ป๐ผ๐ป ๐ฝ๐ฒ๐ฟ๐ถ๐ฐ๐ผ๐น๐ผ๐๐ถ derivanti da lavorazioni industriali, da lavorazioni artigianali e da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fumi;
•
Chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto dei rifiuti;
•
Commercianti ed intermediari di rifiuti senza detenzione;
•
Imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti;
•
I Consorzi e i sistemi riconosciuti, istituiti per il recupero e riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti, ad esclusione dei Consorzi e sistemi istituiti per il recupero e riciclaggio dei rifiuti di imballaggio che sono tenuti alla compilazione della Comunicazione Imballaggi;
•
I gestori del servizio pubblico di raccolta, del circuito organizzato di raccolta di cui all’articolo 183 comma 1 lettera pp) del D.lgs. 152/2006, con riferimento ai rifiuti conferitigli dai produttori di rifiuti speciali, ai sensi dell’articolo 189, comma 4, del D.lgs. 152/2006.
๐๐ฎ ๐๐ก๐ ๐ฑ๐ถ ๐ฅ๐ถ๐ฒ๐๐ถ è ๐ฎ ๐ฑ๐ถ๐๐ฝ๐ผ๐๐ถ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐ฝ๐ฒ๐ฟ ๐๐๐ฝ๐ฝ๐ผ๐ฟ๐๐ฎ๐ฟ๐ฒ ๐น๐ฒ ๐ถ๐บ๐ฝ๐ฟ๐ฒ๐๐ฒ ๐ฝ๐ฒ๐ฟ ๐น๐ฎ ๐ฝ๐ฟ๐ฒ๐๐ฒ๐ป๐๐ฎ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐ ๐จ๐.
Tel. 0746251082
Tel. 0746251082
Cell. 3483997199
Email formichetti.fra@gmail.com

Ogni mercoledì in CNA dalle 14,30 alle 17,30 oppure in altri giorni su appuntamento.
Lo sportello è la risposta alle esigenze delle aziende che sempre più frequentemente hanno bisogno di conseguire certificazioni di qualità.
Le certificazioni sono attestazioni, rilasciate da enti terzi indipendenti, che dimostrano la conformità di un prodotto, processo, servizio o sistema di gestione a specifiche norme o requisiti.
La decisione di certificarsi può essere legata a una scelta spontanea dell'azienda oppure alla richiesta delle aziende
clienti o, ancora, ai requisiti richiesti dai bandi per la partecipazione a gare d'appalto o a bandi per ottenere incentivi.
clienti o, ancora, ai requisiti richiesti dai bandi per la partecipazione a gare d'appalto o a bandi per ottenere incentivi.
Alcuni esempi di certificazioni:
ISO 9001- Sistema di gestione per la qualità.
ISO 14001 - Sistema di gestione ambientale.
ISO 45001 - Sistema di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro.
Per conseguire la certificazione UNI/PdR 125, certificazione della parità di genere, sono ancora disponibili incentivi.
Per informazioni o prenotare un appuntamento:
Tel. 0746 251082
Cell. 348 3208496

Presentazione delle Domande tramite la piattaforma GeCoWEB fino alle ore 17:00 del 3 giugno 2025.
Il bando della Regione Lazio è rivolto alle imprese femminili, come definite dalla legislazione, costituite e costituende e alle lavoratrici autonome.
Agevolazione e Costi Ammissibili
L’agevolazione è un contributo a fondo perduto,riconosciuto a titolo di “de minimis” (Reg. (UE) 2023/2831) nella
misura massima di 100.000 euro per singola PMI femminile e con una percentuale sul totale dei costi ammissibili
compresa fra il 30% e il 60%.
I progetti devono includere spese da rendicontare per almeno 30.000 euro, che possono comprendere:
a) investimenti materiali e immateriali e canoni per nuove soluzioni digitali
b) spese per l’adeguamento dei locali adibiti a sede operativa - max 20% di a)
c) spese per servizi qualificati e strategici “una tantum” - max 20% di a)
Sono inoltre riconosciuti automaticamente costi del personale e spese generali calcolati a forfait, in misura
complessivamente pari al 20% delle spese da rendicontare.
I progetti devono essere conclusi e rendicontati entro 12 mesi dalla loro approvazione.
Scarica la scheda sintetica

Il 15 aprile u.s. il Ministero dell’Ambiente ha incontrato le associazioni di categoria e
i soggetti obbligati alla raccolta degli PFU, per comunicare e presentare l’imminente partenza del registro informatico produttori, che dovrebbe essere operativo a partire da 7 maggio. Uno strumento importante, molto atteso dal nostro settore, che si spera possa contribuire in maniera significativa, ad una gestione più trasparente ed efficace della filiera. Un cambiamento sicuramente utile per la gestione futura, ma che oggi non risolve l’emergenza persistente a causa dei ritardi nella raccolta degli PFU. Proprio oggi si apre infatti il periodo del cambio gomme stagionale, che rischia di peggiorare una situazione già gravosa, con grande preoccupazione delle aziende di rivendita di pneumatici. A margine della riunione, CNA è intervenuta per segnalare la situazione di disagio delle imprese, che ha raggiunto livelli di criticità estremamente preoccupanti. Solo negli ultimi 3 giorni oltre 200 imprese hanno inviato segnalazioni sui ritardi nella raccolta, che superano i nove mesi di attesa con una giacenza media superiore alle 400 unità. CNA ha chiesto nuovamente al Ministero di intervenire con urgenza per far partire un’immediata raccolta extra, che nel 2024 di fatto non c’è stata. Ha chiesto inoltre di riaprire il tavolo di confronto, necessario per individuare le soluzioni strutturali più volte richieste al fine di evitare il procedere con una logica emergenziale.

Il settore agroalimentare italiano è una delle eccellenze del Made in Italy, riconosciuto a livello mondiale per la qualità dei suoi prodotti e per l'integrazione tra tradizione e innovazione.
Abbiamo progettato, in collaborazione con Fondazione Ecipa e Sapienza Università di Roma, un programma di formazione che intende fornirvi gli strumenti e le conoscenze necessarie per affrontare con successo le sfide di un mercato competitivo e in continua trasformazione dove le nuove frontiere dell’intelligenza artificiale hanno un impatto significativo su tutto il processo produttivo e distributivo dell’intera filiera.
Il corso è articolato in sei lezioni, della durata di due ore ciascuna, che si svolgeranno online.
La prima lezione è il prossimo mercoledì 7 maggio alle ore 16.00.
Per registrarvi occorre iscriversi al seguente link https://eventi.formerete.it/iscrizioni/ai-agroalimentare

Se hai ricevuto un Avviso di Avvenuta Ricezione da parte di un ente tramite SEND, ma non riesci ad accedere agli atti notificati, da oggi puoi ritirarne una copia cartacea presso il CAF CNA.
Le notifiche SEND sono comunicazioni a valore legale, come esiti di pratiche, rimborsi, multe o avvisi di accertamento tributi che provengono dalle amministrazioni.
Presso le nostre sede puoi:
โ
Ritirare la copia cartacea dell’atto notificato
โ
Ricevere supporto anche senza SPID o CIE
โ
Avere assistenza completa e professionale
Rieti, Piazza Cavour 54.
Tel 0746 251082
Passo Corese
Via Servilia 18
Tel 0765 484067

Presentaci una (o più) persone che desiderano far parte della rete vendita di Enegan e se entreranno effettivamente a farne parte e raggiungeranno per la prima volta l'obiettivo minimo di produzione previsto dai piani provvigionali, tu riceverai un bonus una tantum di 1.000 € nella bolletta di luce o di gas.
Per conoscere le condizioni contrattuali dell’offerta, scrivi all’ufficio dedicato: rst@enegan.it o chiama al numero 366 3431971