AUMENTO DEI PREZZI DELLE MATERIE PRIME E DEI SEMILAVORATI: CON LA NUOVA ORDINANZA DEL COMMISSARIO LEGNINI ARRIVA UNA PRIMA RISPOSTA PER LA RICOSTRUZIONE PRIVATA POST SISMA
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- 09 ago, 2021

Arriva una prima risposta al problema del rincaro dei prezzi di alcuni materiali per l’edilizia che sta interessando anche il cratere della ricostruzione post sisma 2016, dove in questo momento ci sono circa 5 mila cantieri aperti, molti dei quali stanno sperimentando difficoltà. In attesa di una revisione puntuale del prezzario sulla base del quale si calcola il contributo pubblico di ricostruzione, quest’ultimo viene aumentato del 6% per le unità residenziali e dell’11,1% per quelle produttive, un valore pari all’incremento dell’indice Istat dei prezzi per il settore delle costruzioni maturato dal 2017 a oggi. Anche i cittadini che hanno già ottenuto il decreto ed hanno avviato i lavori dopo il primo gennaio 2021 potranno accedere alla revisione del contributo con il pagamento dell’ultima rata dei lavori.
La norma contro il caro-prezzi è contenuta nella nuova Ordinanza del Commissario alla Ricostruzione Sisma 2016, Giovanni Legnini, sulla quale è stata raggiunta oggi l’intesa dei Presidenti delle Regioni e dei Sindaci nel corso della Cabina di Coordinamento.
“Le misure adottate oggi per far fronte alla crescita dei prezzi sono il massimo che è possibile fare con il potere d’Ordinanza. Eventuali ulteriori misure su questo fronte possono essere introdotte in sede legislativa o con una revisione puntuale del prezzario, che è un’operazione laboriosa e lunga, tenendo conto che alcuni prezzi potrebbero anche riflettere una componente speculativa. L’aumento del contributo in base all’indice Istat, che è rilevante perché si applica a tutte le voci di spesa, comunque porta i prezzi della ricostruzione a valori più coerenti con quelli di mercato”, ha detto il Commissario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini.
L’Ordinanza Imprese prevede numerose altre misure per semplificare e rendere più agevole l’attività dei soggetti coinvolti nella ricostruzione, che sta acquistando ritmi importanti, e sopperire ad alcune carenze di mercato, come la stessa disponibilità delle imprese edili sul territorio. L’Ordinanza semplifica e accelera i pagamenti erogati dalle banche sulla base degli Stati di avanzamento delle opere, prevede un aumento dal 40 al 50% della quota dei lavori che possono essere dati in subappalto e rende meno stringenti i requisiti che le stesse imprese devono avere per eseguire un certo tipo di lavori.
Sempre per venire incontro ai cittadini e ai tecnici, si prevede che l’impresa esecutrice degli interventi possa essere indicata fino a due mesi dopo la concessione del contributo. Si stabiliscono inoltre nuovi criteri, più certi, per il rimborso dei danni prodotti dal sisma ai beni strumentali delle imprese, come impianti e arredi. Viene poi sospeso, in attesa di un riordino normativo della materia, l’obbligo di contestuale demolizione delle strutture temporanee dove sono state delocalizzate le imprese nel momento del ripristino della struttura originaria. Si amplia, infine, la possibilità di usare i fondi Inail per la sicurezza sui luoghi di lavoro.
Nella stessa riunione è stato raggiunto l’accordo anche su quattro nuove Ordinanze Speciali in deroga, che riguardano la ricostruzione dell’Università di Macerata, degli immobili della Prefettura di Macerata, di quelli della Provincia di Teramo, ed interventi per fronteggiare i dissesti idrogeologici nell’alta Valle del Nera, e su due altre Ordinanze, una che avvia la terza fase degli studi di approfondimento sulle faglie e svincola le aree dove si può già ricostruire, un’altra che stanzia 100 milioni di euro per il rimborso dei danni causati dal maltempo nel Gennaio 2017 nel corso della crisi sismica in Abruzzo e nelle Marche.
La CNA di
Rieti, pur apprezzando molto il lavoro del Commissario Legnini e la sua
capacità di ascolto, e pur riconoscendo il suo sforzo nel compiere un
atto che non può che collocarsi entro i suoi poteri, ritiene
assolutamente insufficienti le percentuali di incremento, tenendo conto
che l'aumento delle materie prime e dei semilavorati è arrivato in
alcuni casi al 140%.
La CNA auspica quindi un intervento del Governo
e/o del Parlamento e provvedimenti maggiormente rispondenti alla
gravità di un problema che, se non risolto, oltre che mettere molte
imprese in gravissima difficoltà per rispettare i contratti
sottoscritti, rischia di bloccare la ricostruzione.


Il MiTur, pubblicato l’avviso per accedere al contributo a fondo perduto per le aziende del turismo che hanno avuto decrementi di fatturato registrati tra novembre 2023 e marzo 2024, confrontando tali dati con lo stesso periodo della stagione 2021-2022.
I beneficiari di questa misura includono gestori di impianti di risalita e innevamento artificiale, maestri e scuole di sci, noleggiatori di attrezzature, agenzie di viaggio, tour operator, stabilimenti termali, strutture ricettive e ristoranti che operano nei comuni della dorsale appenninica.
Le domande possono essere presentate dalle ore 12 dell’11 giugno 2025 fino alle ore 12 del 10 luglio.
Il bando nella provincia di Rieti, riguarda le imprese dei Comuni inclusi nei tre comprensori sciistici individuati con provvedimento della Regione Lazio:
- Campo Stella: Leonessa, Posta, Borbona;
- Monte Terminillo: Cantalice, Colli sul Velino, Contigliano, Greccio, Labro, Micigliano, Morro Reatino, Poggio Bustone, Rieti, Rivodutri;
- Selvarotonda: Cittareale, Accumuli, Amatrice.
Tutti i dettagli nel testo del decreto allegato dove sono reperibili, tra gli altri, l’elenco dei beneficiari aggiornati ai nuovi codici Ateco, le modalità e termini di presentazione delle istanze e il criterio di riparto e di assegnazione del contributo.







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Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha emanato il decreto direttoriale 15 maggio 2025 che disciplina il meccanismo di prenotazione e le modalità di invio delle comunicazioni per l'accesso al credito d'imposta per investimenti in beni strumentali materiali 4.0 effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025, ovvero fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro il 31 dicembre 2025 sia stato versato un acconto pari ad almeno il 20% dell’investimento, nel limite massimo delle risorse stanziate pari a 2,2 miliardi di euro.