ARERA HA FISSATO LE REGOLE PER LA RIDUZIONE DELLA TASSA SUI RIFIUTI PER LE ATTIVITÀ CHIUSE TEMPORANEAMENTE CAUSA COVID
- Autore: CNA RIETI
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- 02 lug, 2020

La
deliberazione n. 158/2020 di Arera in materia di agevolazioni alle utenze Tari
per l’emergenza Covid-19 ha tutte le carte in regola per generare frizioni con
i Comuni. In primo luogo perché l’Autorità ha scelto di intervenire non solo
per fissare un quadro regolatorio, ma definendo anche il quantum che gli uffici
tributi dovranno riconoscere in riduzione alle utenze non domestiche, per
effetto delle chiusure stabilite dal Governo.
Le attività sono state ripartite in 4 gruppi:
- quelle chiuse e già riaperte,
- quelle ancora soggette a chiusura,
- quelle che potrebbero risultare sospese,
- quelle mai obbligate a chiudere.
Per le prime due categorie Arera ha stabilito che dovrà essere applicata una riduzione della parte variabile proporzionata al periodo di chiusura; sulla terza l’Autorità lascia mani libere agli enti territorialmente competenti, chiamati non si sa bene come a stabilire i giorni di chiusura cui parametrare l’agevolazione. Per le utenze non costrette alla chiusura, infine, saranno i Comuni a poter valutare riduzioni tariffarie, purché proporzionate ai minori quantitativi di rifiuti. Discorso differente per le utenze domestiche, per le quali Arera non collega l’agevolazione al principio «chi inquina paga». Ancora in attesa delle linee guida governative per il riconoscimento di un bonus sociale, l’Autorità concede la possibilità ai gestori (tra cui deve essere annoverato certamente il Comune) di riconoscere decurtazioni della tassa rifiuti alle utenze economicamente svantaggiate.Una facoltà che in realtà è già contenuta nell’articolo 1, comma 660, della legge 147/2013: la disposizione consente dal 2014 ai consigli comunali di introdurre con regolamento riduzioni non connesse alla produzione dei rifiuti, quindi consentendone lo scopo sociale, purché le stesse siano finanziate con risorse generali ed il mancato gettito non sia quindi ripartito sulle altre utenze.


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Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha emanato il decreto direttoriale 15 maggio 2025 che disciplina il meccanismo di prenotazione e le modalità di invio delle comunicazioni per l'accesso al credito d'imposta per investimenti in beni strumentali materiali 4.0 effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025, ovvero fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro il 31 dicembre 2025 sia stato versato un acconto pari ad almeno il 20% dell’investimento, nel limite massimo delle risorse stanziate pari a 2,2 miliardi di euro.

Di seguito l'introduzione del Presidente
Saluti del Presidente: https://irp.cdn-website.com/7e37d554/files/uploaded/saluti_del_presidente.pdf
Relazione della Direttrice: https://irp.cdn-website.com/7e37d554/files/uploaded/relazione_della_direttrice.pdf


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Le persone interessate possono rivolgersi alla CNA,

