ANNUARIO DELL’AGRICOLTURA ITALIANA 2021
- Autore: 7e37d554_user
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- 20 dic, 2022

La presentazione costituisce un’occasione di riflessione sulle caratteriste e le dinamiche recenti del sistema agro-alimentare nazionale, non solo dell’agricoltura quindi, rappresentando una delle attività istituzionali più consolidate del CREA, realizzata dal Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia.
Dall’Annuario dell’agricoltura italiana 2021 emerge non soltanto il ruolo di primo piano che il settore agro-alimentare riveste all’interno del sistema economico, ma anche il suo contributo alla mitigazione delle emissioni climalteranti e alla valorizzazione di beni intangibili, contribuendo alla sempre più forte attrattività turistica del nostro Paese.
La corrente edizione dedica particolare attenzione all’analisi dei dati del 7° Censimento dell’agricoltura dell’ISTAT, guardando ai cambiamenti avvenuti a livello delle aziende e dell’imprenditoria, all’uso della SAU, oltre che alle modifiche negli orientamenti produttivi e nelle attività di diversificazione. Elementi che, nel complesso, riflettono una rappresentazione aggiornata di grande interesse, anche grazie ai numerosi focus tematici di dettaglio. Completa il Volume un capitolo di approfondimento di estrema attualità, dedicato al Piano strategico della PAC 2023-2027 in Italia, appena approvato dalla Commissione europea, illustrandone le scelte strategiche e le risorse.
L’edizione 2022 del volume L’Agricoltura italiana conta, conservando la tradizionale accuratezza nelle analisi condotte, si presenta con una nuova veste grafica, pensata con l’obiettivo di avvicinare un pubblico sempre più ampio ai temi della produzione agroalimentare. Come di consueto, il Volume fotografa le principali produzioni e risultati dell’agroalimentare italiano, il comportamento delle diverse fasi della filiera, l’interscambio commerciale, il suo contributo nei processi di transizione ecologica, la sua potenzialità in termini di valorizzazione dei territori, prodotti e paesaggio.
PROGRAMMA
11:00 Saluti istituzionali | Carlo Gaudio - Presidente CREA
11:10 Introduce e modera | Alessandra Pesce - Direttrice CREA Politiche e Bio-economia (PB)
11:20 L’agricolturaitaliana:unaletturadall’Annuario2021|RobertaSardone-RicercatriceCREAPB
11:45 Gli scambi agro-alimentari dell’Italia nello scenario internazionale | Roberto Solazzo - Ricercatore CREA PB
12:00 Il Piano Strategico della PAC: novità e opportunità per il settore agro-alimentare | Alessandro Monteleone - Ricercatore CREA PB
12:30 Conclusioni | Stefano Vaccari - Direttore generale CREA


Il MiTur, pubblicato l’avviso per accedere al contributo a fondo perduto per le aziende del turismo che hanno avuto decrementi di fatturato registrati tra novembre 2023 e marzo 2024, confrontando tali dati con lo stesso periodo della stagione 2021-2022.
I beneficiari di questa misura includono gestori di impianti di risalita e innevamento artificiale, maestri e scuole di sci, noleggiatori di attrezzature, agenzie di viaggio, tour operator, stabilimenti termali, strutture ricettive e ristoranti che operano nei comuni della dorsale appenninica.
Le domande possono essere presentate dalle ore 12 dell’11 giugno 2025 fino alle ore 12 del 10 luglio.
Il bando nella provincia di Rieti, riguarda le imprese dei Comuni inclusi nei tre comprensori sciistici individuati con provvedimento della Regione Lazio:
- Campo Stella: Leonessa, Posta, Borbona;
- Monte Terminillo: Cantalice, Colli sul Velino, Contigliano, Greccio, Labro, Micigliano, Morro Reatino, Poggio Bustone, Rieti, Rivodutri;
- Selvarotonda: Cittareale, Accumuli, Amatrice.
Tutti i dettagli nel testo del decreto allegato dove sono reperibili, tra gli altri, l’elenco dei beneficiari aggiornati ai nuovi codici Ateco, le modalità e termini di presentazione delle istanze e il criterio di riparto e di assegnazione del contributo.







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Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha emanato il decreto direttoriale 15 maggio 2025 che disciplina il meccanismo di prenotazione e le modalità di invio delle comunicazioni per l'accesso al credito d'imposta per investimenti in beni strumentali materiali 4.0 effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025, ovvero fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro il 31 dicembre 2025 sia stato versato un acconto pari ad almeno il 20% dell’investimento, nel limite massimo delle risorse stanziate pari a 2,2 miliardi di euro.